Davide Nicola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara tra Empoli e Monza. Sarà la sua prima partita da allenatore degli azzurri, di seguito le sue dichiarazioni.

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La possibilità di vedere una difesa a 3: “Le mie ultime avventure hanno sempre avuto una predisposizione alla difesa a tre. Io parto dal presupposto che le caratteristiche dei giocatori che possono fare la differenza vada rispettata”.

Cosa deve avere la squadra di Davide Nicola: “Credo che la guida sia importante per stabilire un’organizzazione con cui si va ad affrontare gli avversari, con un’identità certa e chiara. L’organizzazione e la fiducia che si pone reciprocamente tra i vari componenti del gruppo per me sono due aspetti fondamentali. Io chiedo ai miei giocatori di sbagliare, di provarci con personalità, l’errore tecnico fa parte del gioco. Voglio vedere una squadra che vada in campo con la voglia di proporre. Io vorrei che i miei giocatori avessero l’entusiasmo di giocare a calcio e di esprimere le proprie potenzialità, su tutto il resto ci arriveremo”.

Sulla squadra: “Ho trovato una squadra a grande disposizione nella propensione al lavoro, ringrazio Andreazzoli per i valori che ha trasmesso ai giocatori. Credo che bisogna dedicarsi solo al lavoro da fare in campo, conoscere le caratteristiche dei giocatori anche per adattarsi all’avversario per esprimere sé stessi. C’è tanto lavoro da fare, in cinque allenamenti ho visto la squadra predisposta, abbiamo fatto anche una doppia e le risposte sono state positive”.

Continua così: “Contano le azioni, i giocatori devono andare in campo con la consapevolezza di dover voler compiere qualcosa di straordinario. Il mio credo calcistico non sta nel modo di stare in campo, leggo molto e sto molto attento alle caratteristiche dei giocatori. Contano i principi e saper occupare gli spazi al modo giusto e al momento giusto”.

Sulla prima settimana di allenamenti: “Come mi era stato descritto i ragazzi sono molto predisposti al lavoro. Abbiamo potuto subito capire se con le caratteristiche in campo potevamo adottare una flessibilità tattica. Abbiamo iniziato a lavorare su due modi di stare in campo, e su una predisposizione a un certo tipo di gioco. Oggi è la prima conferenza e non posso essere molto specifico con il dichiarare molte informazioni”.

Sul Monza e la lotta salvezza: “Il Monza è una squadra che ormai si conosce, è arrivata in Serie A con una forza importante. Ha giocatori abili e un’identità ben stabilita. Gioca in Serie A ormai da due anni, hanno un ambiente consolidato con giocatori che hanno un’ottima conoscenza della categoria. Incontreremo tutte squadre forti. Tutti stanno cercando di far punti. Il livello della lotta salvezza si è notevolmente alzato. La parte bassa dimostra che ci sia spazio per tutti e che nessun risultato sia scontato. Noi dobbiamo ricercare la consapevolezza e dovremmo ritrovarla attraverso l’identità che andremo a dare. Sono fiducioso, ho trovato ragazzi convinti. Sarà una sfida difficile per tutti. Non voglio sentire parlare di un solo singolo, la differenza la fa la squadra”.

Sull’aspetto mentale: “La persona è imprescindibile, l’aspetto mentale che per me conta è l’entusiasmo che si mettte nel fare una cosa”

Il suo arrivo a Empoli: “E’ stata frutto di una stima reciproca. La società Empoli credo che sia anche un ambizione lavorativa. Ho visto la capacità con cui si cerca di produrre talenti per donarli poi al calcio futuro. Tutto ciò per me è motivo di crescita. La scelta dunque è stata per me naturale. Io già mi sentivo allenatore dell’Empoli”.

Indisponibili: “Non ci sarà Kovalenko. Vedremo poi per quanto riguardala situazione di alcuni giocatori che stiamo monitorando”

Su Cerri: “Si è messo subito a disposizione. E’ arrivato con un grande entusiasmo e ha portato caratteristiche che mancavano.”