Perché ancora non c’è una data di ripresa precisa per la Serie B, e anche per la Serie A? Per via di una questione molto importante, che rischia di bloccare la ripartenza. Il Cts ha deciso che, in caso di nuovo contagio di calciatore o staff tecnico, tutta la squadra vada in quarantena. Da parte delle società e del comparto calcistico la volontà invece è quella di mettere in isolamento il singolo individuo. Lo scoglio della vicenda sta proprio qua.

Questa decisione può essere rivista, fanno sapere dal CONI, ma come al solito è un rimpallo di responsabilità e lo sport rimanda al Cts. Sta al comitato decidere se alleggerire la norma o meno. L’impressione è che ci possa essere un’apertura, ma c’è chi lo ritiene rischioso. Adottare il ‘modello tedesco’ in Italia non sarebbe per niente facile.

La FIGC sta studiando il nuovo protocollo che si avvicina molto a quello della Bundesliga – e del campionato austriaco, che comporta anche i test alla squadra ‘infetta’. Nelle prossime ore dovrebbe definirsi il tutto, ma è proprio sulla quarantena di gruppo o singola che si gioca la partita.