Marcello Carli (foto Empolichannel.it)


In una lunga intervista al Corriere dello Sport, l’ex diesse azzurro Marcello Carli ha parlato anche di Empoli.

“Devo tutto a Pino Vitale. l’Empoli è stato, a lungo, lui. Lui e Fabrizio Corsi. Per me uno dei primi tre direttori in quell’indimenticabile periodo. Mi disse: “Marcello, vieni con me, lavora con me, ci divertiremo”. Parole magiche che ancora oggi ricordo con affetto.”

Lo start da responsabile del settore giovanile.

“Si, all’inizio degli anni Duemila. Poi vice di Vitale, quindi direttore della prima squadra dal 2010. Andai via in ritardo, dopo la retrocessione. Ma avrei dovuto farlo prima, il ciclo era finito, poi il contratto ancora per un anno, gli scrupoli. Ma non mi pento. Certe cose aiutano a crescere, con Corsi mi sono lasciato benissimo.”

Carli calciatore

“Un medianaccio di fatica. Ho fatto la Toscana in lungo e in largo: Empoli, Livorno, Carrarese.”

Hai un rimpianto?

” Uno, soltanto uno. Levan Mchedlidze, scoperto in Georgia quando aveva 16 anni. Per me sarebbe diventato un attaccante fantastico, se non avesse avuto tutti quegli infortuni”.