C’è un secondo campionato al quale le 20 Società della Serie BKT partecipano ogni anno: è la competizione nella quale i club cadetti si confrontano sui temi del contrasto al “match fixing”, attraverso la partecipazione alle sessioni formative che coinvolgono tutti i tesserati delle prime squadre, dei settori giovanili, degli staff tecnici e i dirigenti. Un impegno di etica e responsabilità per salvaguardare i valori dello sport e per tutelare la passione dei tifosi attraverso la conoscenza delle norme e dei regolamenti, presupposto necessario affinché sia le regole di gioco che quelle di comportamento vengano rispettate. Con questi obiettivi la Lega B, l’Istituto per il Credito Sportivo e l’Associazione Italiana Calciatori, hanno organizzato l’Integrity Tour, un progetto che entrerà in tutti gli spogliatoi delle prime squadre e delle giovanili dei club del campionato di Serie BKT
nella stagione 2019/2020. Un percorso che la Lega B condivide con chi da sempre persegue e condivide gli stessi valori e le stesse finalità, come l’Istituto per il Credito Sportivo, unica banca pubblica del Paese per il sostegno allo Sport e alla Cultura, leader nel finanziamento all’impiantistica sportiva grazie alla tradizione e all’esperienza consolidata in oltre sessant’anni di attività, e l’Associazione Italiana Calciatori, l’Organizzazione che dal 1968 tutela ed assiste i calciatori professionisti e dilettanti. 

Il programma, tenuto dal personale di Lega B e AIC, vuole formare i giovani atleti sui temi dell’integrità e della lotta alla corruzione nel calcio, con particolare riferimento alle scommesse sportive. I rischi personali e del club dal punto di vista penale, civile e sportivo sono dunque al centro del confronto che ha avuto quale nona tappa (dopo Verona, Venezia, Castellammare, Cremona, Cittadella, Spezia, Livorno e Pisa) Empoli, dove nel pomeriggio si è svolto l’incontro con prima squadra (nella sala stampa Antonio Bassi dello Stadio Castellani) e, a seguire, con le giovanili azzurre presso il Centro Sportivo di Monteboro.

Al momento di formazione hanno preso parte le formazioni azzurre, con relativi staff, con Gabriele Nicolella dell’Area legale Lega B, Alessandro Camponeschi dell’Area competizioni Lega B e Andrea Fiumana Delegato Aic e Delegato Ics e ha visto due interventi nell’ambito di ciascun incontro: uno sui profili normativi e regolamentari in tema di violazione del divieto di scommesse, di illecito sportivo e conseguentemente dell’omessa denuncia, e uno sulle conseguenze e le fattispecie concrete derivanti dai
comportamenti dei tesserati.

“La responsabilità che si ha nei confronti dei tifosi, della maglia e della tradizione del club a cui si appartiene – ha dichiarato il presidente della Lega B Mauro Balata – impone l’adozione di anticorpi e di un allenamento continuo e metodico della conoscenza, un esercizio che va praticato con la medesima intensità e impegno di quello che si effettua quotidianamente nei centri sportivi. Ecco perché l’Integrity tour non è solo un progetto importante ma addirittura strategico per le venti società del nostro
campionato”.

“Dobbiamo collaborare intensamente – ha aggiunto il presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi – e con continuità per un sistema più sano nel quale le persone, ai vari livelli, vengano scelte non soltanto per le qualità tecniche o professionali, ma anche per quelle personali e morali. L’obiettivo è il miglioramento del contesto sportivo, nel quale è potenzialmente a rischio quotidiano la sua integrità, minata dal doping
farmacologico, e amministrativo, oltre a quello degli illeciti sportivi.  In questo ambito di costruzione della credibilità e della reputazione, l’allenamento della conoscenza e delle coscienze diventa determinante quanto quello fisico. Il Credito Sportivo intende assumere un ruolo sempre più attivo, non solo attraverso lo sviluppo delle infrastrutture fisiche, ma anche e soprattutto attraverso quelle immateriali: l’educazione, la formazione e l’informazione. L’integrità del calcio inoltre, garantisce
non solo l’essenza del gioco stesso, ma ne tutela anche il valore economico. Come banca pubblica del Paese vogliamo poter contare su un sistema finanziariamente ed eticamente solido proiettato al futuro, garantendone così la stabilità nel tempo”.

“Porre l’attenzione su di un fenomeno quale quello delle scommesse e del match fixing è assolutamente doveroso e fondamentale per i club e le istituzioni del nostro calcio – ha dichiarato il segretario generale azzurro Stefano Calistri – Bisogna essere preparati a formare i nostri ragazzi e prevenire qualsiasi atteggiamento negativo in tal senso. Siamo ben felici che questo incontro si sia svolto con la prima squadra ma anche e soprattutto con i ragazzi del nostro settore giovanile”.