Empoli e Salernitana, due squadre nei primi posti della classifica degli stipendi, si troveranno di fronte al Castellani sabato 21 dicembre alle ore 15. Nessuna delle due sta stupendo in positivo, ma è l’Empoli a essere più in crisi. Andiamo a scoprire qualcosa in più per quanto riguarda la squadra ospite, il cui allenatore è piuttosto conosciuto (probabilmente ve lo ricordate in Italia-Svezia…).
I PRECEDENTI – Trenta, cifra tonda. Sabato si arriva alla terza decina, nei ventinove incontri disputati in totale sono dodici le vittorie azzurre, sette i pareggi e dieci le imposizioni della Salernitana. Focalizzandoci sui precedenti in Toscana allora sono undici i successi dell’Empoli, a fronte di un pari e tre vittorie ospiti. L’ultimo Empoli-Salernitana, due stagioni fa, fu deciso da una doppietta di Rodriguez; i campani non vincono a Empoli dal 1999-00 in Serie B (l’anno prima avevano vinto 2-3 in Serie A), quando si imposero per 0-3.
IL MISTER – Gian Piero Ventura è uno degli uomini più noti del calcio italiano. Suo malgrado, verrebbe da dire, visto che è uno dei due ct che non sono stati in grado di portare l’Italia al Mondiale. Archiviata quella parentesi funesta (arrivata dopo tantissime esperienze: Lecce, Cagliari, Napoli, Torino eccetera), è ripartito male dal Chievo Verona e ora ha la sua chance alla Salernitana. Fu Lotito a volerlo in Nazionale, è Lotito a cercare di rilanciarlo.
LA FORMAZIONE – Ventura, che ai tempi del Torino fu uno dei teorici del 4-2-4 (anche in Nazionale, ricordate Spagna-Italia?), si è dato al 3-5-2. Rimane uno dei pochi tecnici con la difesa a tre in Serie B, un modulo che difficilmente cambia e che dà la giusta copertura in fase difensiva. L’attacco, che sulla carta è uno dei più forniti, stenta a decollare, complice una manovra un po’ macchinosa. A Empoli la Salernitana arriva con qualche assenza di troppo, vedi Jaroszynski squalificato o gli infortunati Cerci e Heurtaux. In porta giocherà Micai, Pinto dovrebbe essere nei tre centrali con Karo e uno tra Billong e Migliorini; sulle fasce Lombardi e Cicerelli. Sorprese a centrocampo? Chissà: Di Tacchio out per il trio Dziczek-Akpro-Kiyine, ma scalpita anche Firenze. In avanti c’è Gondo con Jallow, sebbene Djuric possa insidiarlo.
DA TENERE D’OCCHIO – Jallow non sta vivendo un periodo felicissimo, soprattutto per la contestazione, ma dalle sue parole in settimana traspare spirito di rivalsa: è un attaccante scomodo per molti difensori, probabilmente lo sarà anche per una retroguardia acciaccata come quella dell’Empoli. A centrocampo Kiyine dà qualità ed è un giocatore che meriterebbe tutt’altra categoria; sulle fasce attenzione alla spinta in special modo di Lombardi, bravissimo a offendere.