(foto empoli fc)


Pochi mesi fa l’Empoli buttò via due punti a Pescara contro il Delfino. Era una vittoria quasi certa, ma un rigore nel finale cambiò le carte in tavola. Ieri all’Adriatico l’Empoli è stato spietato e si è preso quei due punti sfuggiti in estate, giocando con il cervello e con una buona dose di qualità. Minimo comun denominatore delle due sfide abruzzesi è stato Simone Romagnoli, che nelle trasferte pescaresi ha mostrato due facce distinte.

Nell’1-1 di fine giugno, col Pescara mai pericoloso, Romagnoli commise un fallo da rigore evitabilissimo e regalò il gol ai biancazzurri. Non fu la miglior prestazione dell’ex rossonero in azzurro, anzi, forse fu una delle peggiori. Ieri invece ha finalmente segnato la prima marcatura con l’Empoli, ma probabilmente è stata la cosa meno importante fatta durante il match: ha diretto la difesa in maniera impeccabile, ha fatto la voce grossa contro l’attacco dei padroni di casa e ha mantenuto i nervi saldi, contribuendo a una prestazione difensiva ottima, macchiata nel collettivo solo dall’1-1 di Maistro.

Si è visto tutto un altro Romagnoli e viene da pensare che la cura Dionisi gli abbia fatto molto bene. Contro il Frosinone aveva giocato benissimo, col Monza un po’ meno (ma comunque sopra il 6) ed era stato aiutato da Brignoli, ma all’Adriatico ha fatto una gara quasi perfetta. Il simbolo della sua partita è stata la facilità con cui ha fermato Bocic in contropiede nella ripresa, guardando poi in cagnesco l’attaccante che invocava il fallo. Romagnoli non sarà un giocatore appariscente, ma in difesa può essere un leader. Da Pescara a Pescara ne è passata di acqua sotto i ponti.

Gianmarco Lotti