(foto Empoli F.C.)


I calciofili duri e puri storcono il naso quando leggono “Cosenza-Empoli alle 12.30 del 26 dicembre” ma è il calcio moderno, baby, non possiamo farci nulla. Ripartiamo dunque da qui: l’Empoli gioca all’ora di pranzo di un festivo tra i più festivi del calendario gregoriano. Fortunatamente non è il giorno in cui ci si abbuffa di più, ma comunque l’orario mette fame. Abbiamo visto i precedenti dell’Empoli per il Boxing Day, ma come vanno gli azzurri quando scendono in campo alle 12.30? La risposta è semplice: bene.

Dando uno sguardo ai precedenti, prendendo la stagione 2010-11 come tempo limite (quella fu l’annata dell’introduzione del lunch match). Da allora l’Empoli ha giocato diciassette partite a mezzogiorno e mezzo e ne ha perse solamente tre, di cui due contro avversari piuttosto impossibili. I pareggi sono cinque e le vittorie sono addirittura nove. Un altro dato simpatico vede l’Empoli imbattuto all’ora di pranzo dalla primavera di due anni fa, e da allora ci sono stati incontri importanti.

Il primo lunch match fu nel 2011-12, quando in Serie B l’Empoli perse a Brescia 2-1. Si passa al 2012-13, in cui le cose andarono un pochino meglio: all’ora di pranzo venne battuta la Reggina in trasferta 0-3 e venne sconfitto pure il Cesena in casa 1-0. È l’inizio di una striscia di imbattibilità piuttosto lunga e entusiasmante. Nell’anno della promozione con Sarri l’Empoli non gioca mai alle 12.30, ma alla prima in A col figlinese è praticamente una prassi. Sei incontri, zero sconfitte, quattro pareggi (e che pareggi) e due vittorie.

Empoli-Palermo 3-0 apre la stagione prandiale, si prosegue con Napoli-Empoli 2-2, poi altro punto prezioso nell’1-1 a Milano col Milan di Inzaghi. In seguito arriva la vittoria per 3-1 col Sassuolo (quella del gol lampo di Levan), poi gli ultimi due pari: 2-2 a Bergamo contro l’Atalanta con tanto di rissa finale e 1-1 in casa con la Sampdoria, quando Eto’o va a abbracciare e fare i complimenti a un Sarri sbigottito.

Nel 2015-16 Giampaolo ottiene il 100% di successi negli incontri a pranzo: 1-0 al Sassuolo, e soprattutto 2-0 alla Fiorentina, entrambi al Castellani. Va un po’ peggio a Martusciello l’anno dopo, ma la ‘colpa’ è anche del calendario: perde 0-3 con la Juventus e 2-3 col Napoli in casa, ma in mezzo c’è lo stupefacente 0-4 di Pescara.

Si passa al 2017-18, ultimo incontro di B alle 12.30 finora: 0-3 a Foggia a Pasquetta, una lezione di calcio degli uomini di Andreazzoli. Sempre Nonno Aurelio protagonista degli ultimi due confronti particolari del 2018-19 in Serie A. Si tratta di un 3-3 a Frosinone e del derby vinto con la Fiorentina 1-0 in cui Dragowski fece la parata della vita.

Ora sotto con Cosenza: serve un Empoli col coltello fra i denti e non poggiato sulla tavola.