Pisa - Tallinn, amichevole, 4 agosto 2019


“Il derby non si gioca, si vince” disse Rudi Garcia prima di un Roma-Lazio. In attesa di vedere chi vincerà tra Empoli e Pisa nella prossima giornata di Serie B, proviamo a dare uno sguardo all’interno dello spogliatoio nerazzurro. Come sta il Pisa? Vorrà vendicarsi del folle 2-3 di settembre?

I PRECEDENTI – Sarà la gara numero cinquantasei tra i due team. Qui un po’ di curiosità sui precedenti.

IL MISTER – Nato in Abruzzo nel ’71, difensore centrale coriaceo, Luca D’Angelo ha trascorso tutta la carriera nelle serie inferiori e col Pisa si sta facendo finalmente conoscere da tutti. Ha allenato, tra le altre Alessandria e Casertana, ma a Pisa ha preso il cuore dei tifosi e sta facendo vedere buone cose. Non ha un unico modulo di riferimento, la forza della squadra sta nel collettivo e nelle mosse d’insieme che fanno i nerazzurri. Dà molta attenzione alla fase difensiva, ma quel che colpisce è come plasma i suoi undici. Inoltre è anche abile mentalmente, è riuscito a creare un gruppo solido che può puntare a qualcosa in più di una semplice salvezza.

LA FORMAZIONE – Nelle ultime settimane il Pisa ha giocato col 4-3-1-2, proprio il modulo che il presidente Corsi ha messo nel cassetto. Ci sono dei rientri importanti – quello del portiere Gori, che sarà titolare -, ma anche delle assenze pesanti, vedi la squalifica di Soddimo. Non è mai facile indovinare l’undici di D’Angelo, dato che ruota spesso gli elementi, ma la difesa dovrebbe essere Birindelli-Caracciolo-Benedetti-Lisi di fronte a Gori. Centrocampo a tre, quasi certamente con Pinato, Marin e Gucher. Davanti è una riffa: Marconi sarà titolare? Se sì, con chi? Per ora pare che Siega, Masucci e Vido siano in avanti nei ballottaggi, ma c’è ancora tempo per l’inserimento di Fabbro o dell’ex atalantino.

DA TENERE D’OCCHIO – Partiamo dall’attacco. Il Pisa è ben strutturato fisicamente e l’Empoli ha mostrato di patire le punte di peso: Marconi sarebbe un pericolo, ma la forma di Masucci sposa lo sguardo anche sull’ex sassolese. Attenzione anche alle fasce, perché Lisi e Birindelli segnano spesso pur essendo due terzini (non a caso hanno marcato ambedue contro Chievo e Cremonese). L’esperienza di Gucher, infine, potrebbe giocare un ruolo decisivo a centrocampo.