La vittoria con il Pisa pare aver cambiato totalmente lo stato d’animo di Empoli e dell’Empoli. Un esempio lampante è Jacopo Dezi, che fino a dieci giorni fa veniva considerato acerbo nel ruolo di trequartista, mentre adesso è un dieci classico, di quelli che con le loro giocate possono cambiare il corso di un’intera partita.

Finora in carriera Dezi aveva giocato perlopiù sulla linea dei centrocampisti, spostandosi talvolta ma per coprire la zona sinistra. Metterlo sulla trequarti è stata un’intuizione azzeccata di mister Bucchi, che in lui ha visto quel talento e quell’intelligenza decisivi in quella zona di campo. Contro il Pisa è andato un po’ a corrente alternata inizialmente, ma quando il gioco si è fatto duro, ha iniziato a giocare eccome. Col Perugia ha dettato il ritmo, letteralmente.

Dezi è uno dei pochi che ha la visione di gioco in grado di verticalizzare o lanciare il compagno in profondità con palloni puliti e precisi, una virtù riconosciutagli da Bucchi e che sta pagando. Per essere un trequartista è anche buono in interdizione, inoltre sa giocare tra le linee. In quel ruolo può solo migliorare: la tendenza a partire da sinistra e accentrarsi c’è sempre ed è un movimento più da mezzala che da vero dieci.

Il lavoro che l’allenatore azzurro può fare su di lui è quello di trasformarlo in un vero e proprio ‘coltello’ tra le difese avversarie. Un giocatore, quindi, che centralmente riesce a infilarsi tra le maglie della difesa un po’ come faceva Saponara, per scomodare un paragone importante. Per ora Bucchi ha vinto la scommessa e può permettersi di tenere in panchina Laribi, che sembrava poter essere il dieci titolare.

Gianmarco Lotti