Tutta la soddisfazione nelle parole di Pasquale Marino al termine della sfida del Tombolato tra Empoli e Cittadella, vinta 2-1 dagli azzurri.

La sofferenza maggiore l’abbiamo incontrata a inizio ripresa – spiega lo stesso Marino – ma è stato proprio a quel punto che ci siamo accorti di dover cominciare a giocare, cercando i cambi di gioco per innescare Tutino e Bajrami. E se da un lato dovevamo essere più cinici e chiuderla sul 2-1, dall’altro sono contento perché eravamo in una situazione di classifica difficile e adesso sorridiamo».

Il tecnico si sofferma ancora sulla prestazione generale della squadra. “Dobbiamo imparare dallo spirito di sacrificio che abbiamo avuto contro il Cittadella, speravo di farmi capire subito dai ragazzi e la strada è quella giusta. Dobbiamo però continuare a lavorare – dice ancora il tecnico – e provare a recuperare la condizione di certi giocatori. I ragazzi stanno facendo il massimo e nel secondo tempo abbiamo fatto meglio nella fase offensiva». Si parla però anche di quello che non ha funzionato. «Abbiamo sofferto troppo ad inizio secondo tempo – spiega ancora l’allenatore – e questo non deve accadere. Dobbiamo sacrificarci di più e lavorare per migliorare gli automatismi