(foto Empoli Fc Official)


La partita con il Benevento ha segnato qualche passo in avanti per l’Empoli, ma non in attacco. Per la prima volta in stagione, l’Empoli ha chiuso due gare di fila senza segnare. Già con lo Spezia la manovra offensiva è stata la meno fluida dell’era Marino, sembrava l’Empoli della prima parte di stagione. Con il Benevento ci sono state tre occasioni nitide – Ciciretti, Mancuso, Moreo – ma per il resto gli azzurri hanno davvero faticato molto a rendersi pericolosi. L’attacco non ha giocato bene, una scusante può essere l’aver giocato contro la miglior difesa della B (e non solo), ma forse non basta.

Mancuso ha l’alibi di aver duellato con Caldirola, difensore che in B ci spiega poco. Tutino ha giocato a sprazzi e, pur non convincendo appieno, ha dimostrato che in questo momento è l’unico a poter cambiare la partita con una giocata. Non bene Ciciretti, impreciso in impostazione e in area. Nemmeno le mezzali hanno dato l’apporto sperato: Henderson han sfiorato la sufficienza, Frattesi si è spesso perso in giocate superflue. Forse è proprio questo il limite dell’Empoli dopo la sosta, ma che si era intravisto anche col Trapani: quando non può giocare bene – per condizione o avversario – deve iniziare a giocare semplice.

Considerando anche la partita con il Trapani, l’Empoli negli ultimi tre match ha segnato solo con un autogol fortunoso. Le porte sono chiuse in tutti i sensi, verrebbe da dire. Pasquale Marino ha un organico importante e si sono visti miglioramenti (è fisiologico, dopo lo stop lunghissimo), ma l’attacco deve ingranare. C’è da sorridere per il rientro di Moreo, che pare piuttosto in forma, e si attende La Mantia. Due partite senza gol, con un attacco così, sono troppe.

Gianmarco Lotti