Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli (foto Empolichannel.it)


Una situazione difficile, il calcio che si ferma in attesa di conoscere la data di ripresa dell’attività; in un momento così particolare il presidente azzurro Fabrizio Corsi ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva

“Stiamo cercando di gestire al meglio questa situazione – ha dichiarato il presidente azzurro -, in un momento non semplice come quello attuale. Come società, considerando il problema e la drammaticità di tutto quello che sta succedendo, siamo chiamati a gestire tante persone che sono legate a noi, impegnandoci al massimo per trovare la gestione migliore. È innegabile che ad oggi ci sono tanti dubbi ma il primo pensiero deve essere solamente la salute delle persone e la tutela nostra e di chi ci circonda. Non sappiamo quello che sarà e quello che succederà più avanti, il nostro pensiero è legato all’immediato cercando di far tutto al meglio: i ragazzi si stanno allenando da casa e sono encomiabili; noi li seguiamo sotto tutti i punti di vista con lo scopo di farsi trovare pronti al momento della ripresa e sperando di ritrovare questo lavoro quando torneremo in campo”.

“La ripresa?  – prosegue Corsi – Si stanno ipotizzando diverse soluzioni, tenendo conto delle tante problematiche in ballo. Personalmente vorrei che si riuscisse a finire il campionato una volta che le cose saranno tornate alla normalità anche se sento molti che vorrebbero che tutto finisse qui, una cosa che ritengo quasi mortificante da un punto di vista sportivo. Il ritorno in campo deve essere una conseguenza della risoluzione del problema e di un ritorno alla normalità; se sarà possibile riprendere ad allenarsi potremo ripartire con i campionati, giocando in estate e finendo anche a luglio. Ci sarà comunque un consiglio federale che prenderà queste decisioni, il presidente è un uomo di sport, ha un compito difficile ma credo sia una garanzia e ho grande fiducia che si trovi il modo per uscire da questa triste situazione”.

“Sono 29 anni che sono presidente dell’Empoli – ha concluso – un percorso iniziato nell’estate del 1991 e che ci porta fino ad oggi. Ricordo i miei inizi, la promozione in B, poi la Serie A per una storia lunga e bellissima, con tanti momenti bellissimi, che ci ha portato forse anche oltre i migliori sogni che potevamo avere. Abbiamo raggiunto traguardi importanti con la prima squadra ma anche portato avanti un gran con il settore giovanile, raccogliendo frutti importanti come, per ultimo, lo scudetto della scorsa estate con l’Under 16, lanciato e continuando a lanciare tanti giocatori. Nel tempo sono state con noi tante brave persone che qui sono riusciti ad esprimersi al meglio, grazie anche al nostro ambiente, dove tutte le componenti, dalla parte dirigenziale, agli sportivi fino allo stampa contribuisce a farci essere quelli che siamo. Potrei raccontare tante cose del passato ma adesso dobbiamo solo guardare avanti: ritengo che l’Empoli sia un patrimonio importante per la nostra città, una squadra che ha sfidato le grandi piazze e che è riuscita a fare un qualcosa di impensabile; quanto fatto sicuramente ci gratifica ma allo stesso tempo ci responsabilizza pensando al futuro, spingendoci, anche facendo tesoro degli errori commessi, a cercar di far sempre meglio”.

FONTE: Empoli FC