Una pausa forzata dopo poco più di un mese, una partita da giocare e vincere contro il coronavirus in attesa di tornare a disputare quelle di calcio sul campo vero: mister Pasquale Marino ha parlato questa mattina all’edizione locale de Il Tirreno.

“Quando si parla della voglia di riprendere presto è perché, quando succederà, sarà un buon segno per tutti – racconta il tecnico azzurro -. Purtroppo al nostro Paese, al mondo, sta succedendo una cosa molto più grande di noi e il problema non è certo il calcio che si è fermato. Magari fosse così. Quando riprenderemo? Non saprei. Spero presto, ripeto, ma non è certo un allenatore a poterlo dire. Ce ne sono anche troppe di persone del calcio che parlano; leggo e sento troppe chiacchiere sulla ripresa o sullo stop definitivo. Spesso mi sembrano dettate dalla voglia di curare il proprio orticello, ma oggi è assurdo pensare di anteporre le questioni personali o private al dramma che tutti stiamo vivendo”.

“Noi stiamo cercando di continuare a lavorare per quanto è possibile per farci trovare pronti ad ogni evenienza – prosegue -. Il grosso, ovviamente, spetta ai nostri preparatori, perché non puoi agire sulla tattica via Skype, per quello serve il campo. Io mi collego tutti i giorni per salutare i ragazzi, parlare con loro. La reazione del gruppo, per quanto possibile in una situazione del genere, è stata ottima. I ragazzi fanno quello che gli viene chiesto, sono attenti e tutti non vedono l’ora che si possa tornare in campo. L’Empoli viaggiava nella direzione giusta. Con una piccola flessione secondo me legate a qualche infortunio e alle partite ravvicinate. Soprattutto nell’ultima partita, quella col Trapani, qualcosa ci è mancato ma se devo tracciare un bilancio provvisorio devo dire che dal giorno del mio arrivo ho sempre avuto risposte importanti. Non era semplice risollevarsi dal periodo nero, ma i ragazzi c’erano riusciti e anche in poco tempo. Potevamo solo crescere. Le gare con Pordenone e Trapani? Hanno influito tante componenti, ma sostanzialmente ritengo che siano state due partite diverse. Segnate anche dagli episodi. L’Empoli cerca sempre di fare la partita, in casa e fuori. A volte può essere meno brillante. Ma è una squadra che ha voglia di migliorarsi sempre ed è questo l’aspetto più importante”.

“Ci aspetta un’estate calda, questo è sicuro – conclude -. Che si giochi o che non si giochi. In entrambi i casi ci saranno contenti e scontenti, ma dobbiamo essere pronti ad accettare tutto quello che le autorità, a partire da quelle sanitarie, ci diranno di fare. Se penso a come sarà la ripresa mi immagino una sorta di mini-torneo in cui può succedere di tutto. Ma l’Empoli ha un organico che ci permette di schierare 2 squadre e non ha timori. Deve arrivarci nel miglior modo possibile, questo sì, ma poi farà la sua parte. Ne sono sicuro. Certezze? Ad oggi una, il coronavirus ci segnerà tutti”.

FONTE: Empoli Fc