(foto Empoli Fc Official)


Col Frosinone è andata bene, con l’Ascoli malissimo. Eppure c’è un filo rosso che lega queste due partite dell’Empoli: i tanti, tantissimi, errori in fase di impostazione. Gli alibi possono essere diversi, si va dalla condizione fisica alle condizioni pietose del campo del Del Duca, ma la verità pare portare in una direzione: questo Empoli non riesce ad avere continuità, almeno nella concentrazione. Se venerdì gli errori erano stati graziati dal Frosinone, a Ascoli si sono viste delle imprecisioni da scuola calcio.

Il motivo? Probabilmente, come detto, la tenuta mentale di questa squadra non ha ancora fatto il salto di qualità. Marino ha portato un modo diverso di intendere il calcio, ma non si è ancora vista la grinta o almeno la famosa scintilla negli occhi dei giocatori. L’Empoli non sembra esserci con la testa quando va sotto o prende un gol e comincia a sbagliare molti palloni. Anche in questo caso c’è molto lavoro da fare nelle ultime gare di campionato.

Il possesso palla azzurro è fatto bene, la squadra sa muoversi in campo, ma se la percentuale di passaggi sbagliati è cresciuta notevolmente nelle partite dopo il Coronavirus non può essere un caso. Il percorso di crescita non è stato completato, da questo punto di vista si sono notati dei passi indietro: ritrovare la fluidità nella manovra vuol dire ritrovare la fiducia in se stessi. Fatto quel gradino, l’Empoli potrà davvero meritarsi un posto nei playoff.

Gianmarco Lotti