(foto Cosenza Calcio)


Attenzione al Cosenza. Questo mantra viene ripetuto sui social dai tifosi dell’Empoli nelle ultime ore e a ragione. Il Cosenza viene da una vittoria roboante a Pisa e, anche se si trova al terzultimo posto, nelle ultime tredici gare ne ha perse solamente tre, molto meglio degli azzurri da questo punto di vista. Si gioca per Santo Stefano alle 12.30, un fattore da non prendere sotto gamba, ma la domanda vera è un’altra: che tipo di avversario è il Cosenza? Proviamo a decifrarlo.

I PRECEDENTI – L’Empoli e il Cosenza si sono scontrati in Calabria per sette volte, tutte in campionato: i successi sono due a testa, tre i pareggi. L’ultima vittoria dei calabresi risale al 1988-89 per due a zero, mentre quella azzurra è datata 2001-02 in B, tra l’altro ultimo confronto tra le due squadre. In quella circostanza l’Empoli vinse tre a zero e a leggere i marcatori viene un po’ di nostalgia: Maccarone, Di Natale, Rocchi. Per i tifosi azzurri meglio guardare altrove…

IL MISTERPiero Braglia, nato a Grosseto nel 1955 e al Cosenza dal 2017, è probabilmente uno degli eterni sottovalutati del calcio italiano. Toscanissimo, praticamente ha allenato tutte le toscane fuorché l’Empoli. Battute a parte, è uno di quei tecnici veraci, che si adattano al contesto e riescono a tirar fuori il meglio dai giocatori. Per lui parlano le clamorose promozioni in B con Juve Stabia e Cosenza, quando era tutto fuorché favorito. È una persona innamorata del calcio, che trasmette passione solo a guardarla.

LA FORMAZIONE – Braglia è uno che cucina con gli ingredienti che ha in mano. Per questo non ha uno schema preciso, soprattutto in questa stagione. Ha adottato il 3-5-2, poi è passato spesso al 4-3-3 e al 4-4-2, tutto in funzione dei giocatori a disposizione e dell’avversario. Sia chiaro, il Cosenza non ha palleggiatori sopraffini e non ha come modello il calcio di Guardiola o Sarri, per usare un eufemismo. Soprattutto a Pisa, però, è parsa una squadra pratica e efficiente, che riesce a stupire quando tutti i componenti riescono a dare il meglio. Chi giocherà? Sicuramente Perina in porta, poi ci sarà da aspettarsi una difesa a tre con Idda, Legittimo e Monaco, favorito su Capela. A destra a centrocampo uno tra Corsi e l’ex Bittante, mentre a sinistra D’Orazio; centrali Broh e Bruccini. Machach e Baez dovrebbero formare la coppia di trequartisti/attaccanti dietro a Riviere.

DA TENERE D’OCCHIO – L’attaccante è l’ultimo a venir nominato, ma il primo da tenere d’occhio. Riviere si è ben adattato alla Serie B e pare aver trovato la sua dimensione, e pensare che giocava in Premier League. Forte tecnicamente e veloce, è quel tipo di giocatore che può “fregare” qualsiasi difensore. Attenzione anche ai due che ha dietro, perché Baez non sarà il trequartista più forte della B ma tira fuori giocate interessanti, mentre Machach ha le potenzialità per fare la differenza.