Guido Pagliuca e Roberto Gemmi. foto Empoli Channel


Gli azzurri ribaltano la partita con Shpendi e Nasti, ma il primo tempo rischioso accende le riflessioni sul piano tattico e difensivo.Doveva essere una trasferta da sfruttare: il Sudtirol resta in dieci dopo pochi minuti ed è l’occasione per ottenere una vittoria che dia fiducia alla squadra.

E invece l’Empoli ha rischiato molto, specialmente nel primo tempo, quando la superiorità numerica non si è tradotta in controllo del gioco e gli azzurri sono andati sotto prima dell’intervallo. Il vantaggio altoatesino, firmato da Pecorino, ha entusiasmato il Druso e messo in evidenza i limiti mostrati nella prima frazione.

Nella ripresa l’Empoli è cresciuto: più intensità, cambi che hanno portato fiato nuovo e la rete del pari di Stiven Shpendi, che ha riaperto la partita.

Poi, durante il recupero della gara contro il SudTirol, Marco Nasti ha trovato la zampata decisiva che ha regalato i tre punti agli azzurri. Un finale che vale oro per la classifica e per il morale. Va però chiarito — senza dramatizzare — che la prova complessiva lascia più di un interrogativo. L’Empoli ha giocato per larga parte della gara con l’uomo in più eppure è apparso sbilanciato e vulnerabile: il primo tempo è stato particolarmente pericoloso sotto il profilo dell’atteggiamento e dell’intensità, mentre il Sudtirol, pur in inferiorità numerica, ha saputo creare difficoltà reali agli ospiti.

Niente di nuovo sotto il sole visto che in tutte queste gare di inizio campionato la squadra ha mostrato diversi buchi difensivi oltre agli errori dei singoli.Sullo staff tecnico: Guido Pagliuca ha seguito la partita dalla tribuna poiché squalificato, mentre in panchina è stato Nazzareno Tarantino a gestire la squadra durante il match.

Dal punto di vista tattico la lettura è chiara: Pagliuca (e lo staff) non hanno stravolto l’undici di partenza, che era molto vicino a quello visto nelle ultime uscite; la squadra però ha faticato a trovare ritmo nel primo tempo. Nella ripresa, i cambi (tra cui l’inserimento di Nasti e Ilie) hanno dato maggiore dinamismo e freschezza: uomini più riposati rispetto all’undici iniziale hanno inciso, consentendo la rimonta.

La profondità della rosa si è vista proprio nei subentranti. Proprio il reparto offensivo è il punto più luminoso da cui guardare al futuro. L’Empoli può contare su un ventaglio di attaccanti vario e di qualità: il giovanissimo Bohdan Popov, già a quota quattro reti e capocannoniere della Serie B; Stiven Shpendi continua a dare continuità con le sue giocate e gol (tre); Marco Nasti, alla prima apparizione in maglia azzurra, ha segnato un gol pesantissimo al debutto; e infine c’è la grande speranza stagionale, Pietro Pellegri, che — quando sarà al top della condizione — potrà rappresentare il valore aggiunto per questa squadra. A questi si uniscono giocatori tecnici e pericolosi da fuori come Edoardo Saporiti e Răres Ilie, elementi che danno varietà agli attacchi e soluzioni da lontano: armi importanti sul piano offensivo se sapute integrare con maggiore equilibrio difensivo. L’Empoli dunque ha assi importanti in mano, ma la somma di qualità offensiva deve essere accompagnata da più certezze nella fase difensiva.È proprio questo aspetto che il club avrà valutato: la partita ha convinto per il risultato, non per il primo tempo. La dirigenza e lo staff tecnico, nelle prossime ore, discuteranno degli aspetti emersi: Pagliuca, pur assente in panchina per squalifica, sembra aver guadagnato fiducia grazie anche alla reazione della squadra e al gol decisivo di Nasti, ma il tecnico dovrà dimostrare maggiore equilibrio e soprattutto incidere sul miglioramento della tenuta difensiva. In particolare non si può sempre sperare che siano le parate di Fulignati o il palo (come avvenuto col Monza e Bolzano ) a salvare la retroguardia: servono maggiori certezze e concentrazione per tutti i 90 minuti più recupero. Organizzazione e calendario: la squadra riprenderà la preparazione mercoledì pomeriggio, domani, in vista della sosta, che culminerà con la prossima sfida casalinga contro il Venezia. Sarà una settimana importante per lavorare sui concetti difensivi e per consolidare le rotazioni che hanno permesso di avere un finale vincente domenica. In sintesi: tre punti preziosi, conquistati con cuore e con un finale emozionante, ma resta la necessità — per la crescita dell’Empoli — di trasformare la solidità offensiva in una squadra più equilibrata e meno esposta nei momenti critici. Pagliuca e il suo staff hanno motivi per sorridere, ma anche chiari compiti da risolvere.La sensazione è che il club, dopo la disfatta nel finale di Pescara, e i cinque punti nelle ultime tre gare, pareggio con Carrarese e Monza, e il successo di domenica, non abbia tolto dal banco degli esaminandi Pagliuca.

Sono ore di ragionamenti e riflessioni. Telefonini caldi e consapevolezza che per cambiare occorre andare sul sicuro con l’obiettivo di affidarsi a un tecnico capace e pronto.

Mancano praticamente 24 ore all’allenamento di domani.