Secondo successo stagionale per l’Empoli, che espugna Bolzano superando il Südtirol in rimonta grazie al gol decisivo di Nasti arrivato nei minuti finali. Una vittoria pesante, che restituisce fiducia agli azzurri dopo settimane difficili. Dalla tribuna, dove ha seguito la gara a causa della squalifica, mister Guido Pagliuca ha commentato così la prestazione dei suoi ragazzi.

Alla domanda su quanto conti questo successo, il tecnico ha spiegato:«È fondamentale per il morale, soprattutto per cercare di evitare che si ripeta un primo tempo di timore come quello che abbiamo disputato oggi. Credo sia stato un avvio complicato, con tanta apprensione da parte di tutta la squadra. Nella ripresa invece siamo stati decisamente meglio: abbiamo costruito gioco, trovato due gol su azione e portato a casa un risultato molto importante. È un percorso iniziato tardi, perché la nostra squadra è stata completata con ritardo, e lo stiamo portando avanti con tanti ragazzi under, giovani e giovanissimi. Questo può portare anche a partite come quella di oggi, se alziamo troppo l’asticella. Ho avuto la sensazione che, di fronte alla necessità di vincere una gara in superiorità numerica, la squadra si sia un po’ bloccata: è un segnale della poca esperienza del gruppo, e dobbiamo essere bravi a non creare queste situazioni. Anzi, dovremmo imparare a trovare entusiasmo anche in un pareggio come quello conquistato contro il Monza, una squadra di grande livello per la categoria. Per me quel punto rappresentava continuità, e oggi lo si è visto grazie all’impegno di un gruppo straordinario».

Sul tipo di partita e sulla chiave del successo, Pagliuca ha aggiunto:

«La differenza l’ha fatta il fatto che, nel secondo tempo, abbiamo mostrato più personalità, sia come squadra che nei singoli. Mercoledì avevamo chiuso la partita con sei giovani, e oggi è stato lo stesso. Spesso abbiamo giocato in avanti con un 2007 e un 2003, e questa categoria ti mette subito alla prova. È un cammino che deve essere lungimirante: dobbiamo accettare il processo di crescita di questi ragazzi, molti dei quali provengono dal nostro vivaio. Tutti insieme dobbiamo crederci e spingere nella direzione giusta, uniti, per far sì che questi ragazzi maturino e migliorino. Se ci riusciranno, sarà una doppia soddisfazione: perché oltre a rappresentare un patrimonio per la società, potranno anche disputare un campionato di livello. L’ambiente deve restare sereno e leggero, perché solo così si può trasmettere tranquillità alla squadra».

Infine, un pensiero per i tifosi, ancora una volta protagonisti:«I nostri tifosi, la nostra gente — sia quelli che ci seguono in trasferta che la nostra Maratona — sono sempre al fianco dei ragazzi. Hanno compreso qual’è il percorso e quanto siamo giovani. Sono convinto che la differenza tra primo e secondo tempo non sia arrivata solalmente per due cambi di posizione in campo, ma è stata soprattutto una questione mentale. Adesso dobbiamo lavorare tutti insieme, io in primis, per portare la squadra al top anche sotto questo aspetto».