Dopo la pesante sconfitta di Pescara, Guido Pagliuca non nasconde amarezza e autocritica.

Di seguito le parole, prese in esclusiva da Radio Lady, del tecnico azzurro.

L’allenatore azzurro sottolinea come la partita sia stata sostanzialmente equilibrata per circa 70 minuti, prima del crollo finale: «Gli ultimi 25 minuti non hanno funzionato, lì abbiamo perso equilibrio e la responsabilità è mia. Abbiamo preso un gol evitabile, nato da un fallo laterale, e in quel momento sarebbe servita più calma: prima cercare il pareggio, poi eventualmente provare a vincerla. Invece ci siamo fatti prendere dalla frenesia e abbiamo iniziato a giocare più individualmente che da squadra».

Il tecnico ammette che dopo lo svantaggio la squadra si è disunita, concedendo troppo nelle ripartenze del Pescara: «Sì, ci siamo scollati tra difesa e centrocampo. Anche a livello caratteriale potevamo dare di più, io per primo. L’approccio iniziale, però, mi era piaciuto: nei primi venti minuti avevamo tenuto bene il campo, poi loro hanno preso fiducia e per noi è diventato più complicato».

Il risultato finale resta pesante e difficile da digerire: «Quattro gol in venti minuti sono un passivo che fa male. Fino al loro primo gol la partita era stata equilibrata, avevamo avuto anche qualche situazione interessante. Dopo, però, è venuto fuori un pasticcio. Dispiace soprattutto per i nostri tifosi, che meritano delle scuse per una prestazione del genere».

Pagliuca riconosce come l’Empoli, dopo appena quattro giornate, abbia già la peggior difesa della Serie B, un dato che pesa: «È chiaro che questo aspetto vada migliorato. I quattro gol sono arrivati in un breve arco di tempo, ma resta un problema che dobbiamo affrontare subito. Siamo consapevoli, però, di avere qualità per rialzarci».

Sul lavoro da fare in settimana, il tecnico insiste su un approccio globale: «Siamo solo all’inizio di un percorso. Serviranno umiltà e dignità per ripartire, lavorando tanto sia sugli aspetti tecnici sia su quelli mentali. La categoria si sente, ogni gara diventa più dura, ma questo gruppo ha molte certezze e tanti punti di forza. Sta a noi crescere in fretta».

Infine, Pagliuca descrive il suo stato d’animo senza giri di parole: «Sono arrabbiato e dispiaciuto, perché i ragazzi non meritavano un passivo così pesante. Era stata una partita normale, non spettacolare, con equilibrio da una parte e dall’altra. Poi, con la frenesia di volerla addirittura vincere, abbiamo perso completamente la testa e in venti minuti è venuta fuori solo tanta amarezza».