Empoli non smette mai di rinnovarsi. La filosofia resta chiara: dare spazio ai giovani, mescolarli a profili più esperti e costruire una squadra capace di sorprendere. È così che nasce questa nuova rubrica: un viaggio tra i volti freschi che hanno scelto di vestire l’azzurro nella stagione 2025/26.

Chi sono? Da dove vengono? Qual è stato il loro percorso prima di approdare al Castellani-Computer Gross Arena? Dietro ogni firma c’è una storia fatta di sacrifici, talento e speranze. C’è chi arriva dall’estero per dimostrare di poter lasciare il segno in Serie B e magari anche in A, chi ha già assaggiato i grandi palcoscenici italiani e cerca rilancio, e chi vede in Empoli la chance ideale per crescere in fretta.

Nelle prossime puntate li racconteremo per permettere ai tifosi di conoscerli più da vicino, sentirli parte di una famiglia prima ancora che di una formazione.

Salvatore Elia

Empoli accoglie un talento con le radici ben piantate in Toscana: Salvatore Elia, classe 1999, è nato proprio a Prato e da lì ha cominciato a inseguire il sogno del calcio professionistico. Cresciuto nel vivace settore giovanile dell’Atalanta, ha poi maturato esperienze in prestito con Juve Stabia, Perugia, Benevento e Palermo, prima di affermarsi allo Spezia, squadra da cui arriva a titolo definitivo per una cifra importante — a testimonianza del progetto ambizioso degli azzurri .

Fisicamente, Elia è un’ala elegante: 1,83 m di altezza accompagnati da un peso snello tra i 70 e i 73 kg — una struttura agile e tonica, perfetta per colpi di scena in velocità e sovrapposizioni improvvise . Il suo passo è fluido, il corpo reattivo, e in campo si muove con una naturale capacità di cambiare ritmo e indirizzare il gioco.

Sul terreno di gioco, Salvatore offre imprevedibilità e imprese offensive: inizialmente esterno destro, può adattarsi anche sul lato sinistro o come trequartista, qualità che lo rendono un elemento versatile nel mosaico tattico che Empoli sta costruendo. Con lo Spezia ha collezionato 63 presenze e firmato 3 gol, dimostrando un buon contributo offensivo costante .

Infine, dietro la sua dimensione tecnica c’è anche un’eredità di famiglia: Salvatore è figlio di Firmino Elia, attaccante che ha calcato i campi professionistici tra la fine degli anni ’90 e i primi Duemila. Quel DNA da attaccante si ritrova oggi nell’anima propositiva di Elia .