
Empoli non smette mai di rinnovarsi. La filosofia resta chiara: dare spazio ai giovani, mescolarli a profili più esperti e costruire una squadra capace di sorprendere. È così che nasce questa nuova rubrica: un viaggio tra i volti freschi che hanno scelto di vestire l’azzurro nella stagione 2025/26.
Chi sono? Da dove vengono? Qual è stato il loro percorso prima di approdare al Castellani-Computer Gross Arena? Dietro ogni firma c’è una storia fatta di sacrifici, talento e speranze. C’è chi arriva dall’estero per dimostrare di poter lasciare il segno in Serie B e magari anche in A, chi ha già assaggiato i grandi palcoscenici italiani e cerca rilancio, e chi vede in Empoli la chance ideale per crescere in fretta.
Nelle prossime puntate li racconteremo per permettere ai tifosi di conoscerli più da vicino, sentirli parte di una famiglia prima ancora che di una formazione.
Matteo Lovato
Dall’Hellas Verona all’Atalanta, passando per esperienze con Cagliari, Salernitana e Torino: la carriera di Matteo Lovato, classe 2000, racconta di un difensore che ha già conosciuto diversi palcoscenici della Serie A. Adesso è Empoli ad accoglierlo, con l’idea di trovare in lui solidità e carattere per guidare una retroguardia giovane ma ambiziosa.
Lovato si presenta con un fisico che parla da sé: 1 metro e 88 di altezza per poco meno di 80 chili, spalle larghe e passo deciso. Non è solo un marcatore ruvido, ma un difensore moderno, capace di usare il corpo con intelligenza e di far valere il suo senso della posizione, qualità che gli hanno aperto già da giovanissimo le porte della Nazionale Under-21. Con gli Azzurrini ha collezionato 15 presenze e un gol, segno di una personalità che non si limita al contenimento.
Empoli lo ha scelto per la sua capacità di reggere i duelli fisici, di farsi sentire nel gioco aereo e di portare ordine in difesa. Per lui, l’azzurro di Empoli rappresenta un nuovo punto di partenza: la chance di rilanciarsi in un ambiente che da sempre sa valorizzare chi ha voglia di rimettersi in gioco.
Lovato arriva con la determinazione di chi vuole tornare protagonista. E i tifosi azzurri, abituati a scommettere su giovani di prospettiva, sanno che dietro la sua figura imponente c’è la volontà di scrivere un capitolo importante anche al Castellani.

