
E’ giunto il giorno della presentazione per Guido Pagliuca. Il nuovo tecnico dell’Empoli si è presentato in conferenza stampa toccando vari temi e aspetti: dalla sua filosofia, dalle caratteristiche, dal modulo, fino a alla valorizzazione dei giovani.
Le parole di Guido Pagliuca
Le prime sensazioni del suo arrivo a Empoli: “Ci tengo a ringraziare la società per essere entrato a far parte della famiglia Empoli. Voglio ringraziare anche la Juve Stabia per i due anni trascorsi insieme. L’Emozione è tanta, so di essere arrivato in una società moderna. Sono una persona molto umile che viene in un ambiente dove ci sono tanti punti in comune, uno su tutti è la cultura sul lavoro. Fin dai primi confronti è stato importante per me sentire e percepire questo aspetto”
Che calcio vedremo a Empoli? “Definisco il calcio come un gioco organizzato e responsabile. L’organizzazione è un aspetto dominante nel calcio di oggi. L’unica cosa che ho chiesto al direttore è stato quello di puntare sull’uomo e sulla risorsa umana. La responsabilità deve essere verso la società, verso la storia, verso la tifoseria”.
Cosa chiede alla squadra e ai giocatori: “Fin dal primo giorno di ritiro l’obiettivo sarà quello di costruire un gruppo. Questo qualcosa di più viene da dentro, dall’unione dei giocatori, della società e dei tifosi. Voglio creare un’unione che sia riconoscibile quando i giocatori scendono in campo”.
Come si affronta un campionato come quello della Serie B? “E’ stata una Serie B molto competitiva. Squadre che partivano con un budget importante che adesso si giocano la salvezza, e squadre con budget minori che hanno sfiorato la promozione. Sarà fondamentale l’importanza del gruppo, in un campionato così complicato”.
I principi del suo Empoli: “E’ importante per un allenatore avere una squadra che si riconosce nel lavoro settimanale e nei propri principi. Che manifesti determinate caratteristiche: una squadra con le qualità per giocare e per lottare. Voglio costruire una rosa ambiziosa, che fa dell’umiltà e della consapevolezza dei tratti distintivi. Sono un lavoratore, mi piace vedere la squadra che ripropone quanto fatto in settimana”.
La valorizzazione dei giovani: “Vedere i giovani giocare con il piacere di fare la fase di non possesso uguale alla fase di possesso, credo sia l’aspetto principale. Vogliamo ‘attaccare’ l’entusiasmo, la voglia di giocare per l’Empoli e per questa maglia ai giocatori. Insieme lo trasferiremo ai giocatori e al mondo Empoli.”
Le caratteristiche del suo Empoli: “Strutture flessibili che si adattano alle caratteristiche dei nostri singoli che cercano di valorizzare i nostri giocatori, stando attenti a quelle che sono le strutture dell’altra squadra. Il calcio penso che sia una continua evoluzione.”