
Potrebbe essere questa la settimana cruciale per conoscere il nome del nuovo allenatore a cui il presidente Fabrizio Corsi e il direttore sportivo Roberto Gemmi affideranno il rilancio dell’Empoli. Dalle stanze di Monteboro non trapela nulla di ufficiale, ma, come riportato nei giorni scorsi, il ventaglio delle opzioni sembra essersi ristretto a tre profili principali.
In cima alla lista, secondo quanto scritto da La Nazione, ci sarebbe Guido Pagliuca, reduce da un biennio straordinario alla guida della Juve Stabia. Il tecnico toscano, però, è atteso venerdì a un incontro con la dirigenza nerogialla per chiarire il proprio futuro. Un dettaglio temporale che stride con quanto dichiarato recentemente da Corsi, il quale aveva espresso la volontà di chiudere in tempi brevi per poi avviare la costruzione della nuova rosa, destinata a una profonda rivoluzione.
Va comunque ricordato che, formalmente, l’Empoli un allenatore ce l’ha ancora: Roberto D’Aversa, il cui contratto è valido fino a giugno 2026. In caso non dovesse trovare un’altra squadra, il suo stipendio continuerebbe a gravare sul bilancio del club, il che potrebbe determinare un leggero slittamento nelle tempistiche della scelta.
Accanto a Pagliuca, piacciono molto anche i profili di Antonio Calabro, protagonista del doppio salto dalla Serie C alla B con la Carrarese (che ha poi salvato con anticipo nella stagione appena conclusa), e di Fabio Caserta, altro nome seguito con attenzione.
È invece da escludere la pista che porta a Davide Possanzini: l’allenatore del Mantova ha infatti rinnovato il suo impegno con il club biancorosso per un’altra stagione.
Restano invece più defilati Antonio Buscè, grande ex azzurro ma privo di esperienza in categoria, e Eugenio Corini, profilo più navigato ma forse non perfettamente in linea con l’identikit di allenatore emergente e ambizioso che l’Empoli sta cercando, nonostante la sua profonda conoscenza della Serie B.