
Roberto D’Aversa è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Fiorentina.
Come sono andati questi giorni di lavoro? “Chiaro che in questi giorni si è differenziato il lavoro. Mentalmente sappiamo che la partita di domani è una partita molto importante. Sappiamo quanto i nostri tifosi tengono a questa gara, un derby contro una squadra che in campionato sta facendo grandi cose. La salvezza passa da un risultato positivo, lo spirito visto giovedì ci può e ci deve portare al nostro obiettivo. Domani la squadra deve essere concreta, concedere il meno possibile. Dobbiamo sfruttare le palle-gol che ci creeremo, siamo bravi a crearle ma a volte non concludiamo nonostante la situazione sia giusta. In entrambe le fasi chiedo concretezza perché non c’è più margine di errore a questo punto”.
Tra recuperi e infortuni: “Anjorin? Ho preferito non portarlo a Bologna e dargli un’altra settimana di lavoro. Una cosa è giocare 20 minuti, una è partire dal primo minuto. La dimostrazione è stata Ebuehi, quando parti dall’inizio possono accadere imprevisti a differenza di quando giochi soltanto qualche spezzone. Su Anjorin dovrò fare una valutazione. Ismajli ha fatto tutta la settimana con la squadra, sarà con noi ma dovrò decidere il minutaggio.”
L’avversario di domani, la Fiorentina, e le due partite stagionali giocate quest’anno: “Commetteremo un errore se pensassimo che senza Kean e Dodò sia in difficoltà. Ha una rosa completa, guai a pensare che l’impegno possa essere più semplice. Ha qualità importanti, non è la stessa dell’andata, ha trovato una sua fisionomia. Stanno facendo bene anche in Europa, hanno acquisito una certa mentalità. In casa hanno battuto Milan, Atalanta, Inter, Juventus, sarà una partita complicata. Dobbiamo farci forza sul fatto che li abbiamo messi in difficoltà, poi per portare a casa il risultato devi fare meno errori possibili.”
Il leader all’interno del gruppo: “Ci possono essere diversi leader all’interno di una squadra, ognuno con caratteristiche diverse. Grassi, da capitano, sa parlare al momento giusto. Ismajli è un leader silenzioso che durante l’anno ci è mancato, Viti un leader tecnico. Mi aspetto molto da Fazzini, Solbakken, Anjorin, non sono stati fortunatissimi per gli infortuni e mi auguro che possano darci una spinta per l’obiettivo.”
Colombo ed Esposito è tanto che non trovano la via della rete: “Spero possano tornare a sbloccarsi già da domani. Contro il Napoli Esposito ha sfiorato un gran gol se non fosse stato per Meret.”
Kovalenko e Solbakken possono essere determinati in questo finale di stagione? “Kovalenko ha fatto molto bene con il Bologna. Non soltanto per il gol, ma anche a livello fisico e per il quantitativo lavoro che ha svolto. Ho l’opportunità in questo momento di puntare su qualche giocatore in più. Solbakken è un calciatore che ho sempre voluto come caratteristiche, perché è completo e spero possa darci qualcosa in più in questo finale di stagione”
Il lavoro di Pezzella in questa stagione: “Lo conosco da tanto tempo, quest’anno è maturato molto e riesce a giocare bene per tutti i novanta minuti. E’ un calciatore che è migliorato molto, tutti quei giocatori che giocano dalla sua parte sono fortemente limitati.”
La crescita di Marianucci: “Quando sono arrivato era nella lista di quelli che molto probabilmente dovevano andare a giocare in un’altra categoria. Con il lavoro quotidiano ha convinto sia me che se stesso, è cresciuto molto e si è guadagnato il ruolo che sta avendo. Il difficile è confermarsi quando le aspettative sono alte.”