LAZIO – EMPOLI 2-1
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (38’ Marusic), Gila, Romagnoli, Nuno Tavares (85’ Pellegrini); Guendouzi, Rovella; Isaksen (73’ Pedro), Dia (85’ Castrovilli), Zaccagni (85’ Noslin); Castellanos. All. Baroni
A disposizione: Mandas, Furlanetto, Patric, Gigot, Dele-Bashiru, Tchaouna.
EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Grassi, Anjorin (65’ Ekong), Pezzella (53’ Cacace); Solbakken (83’ Colombo), Fazzini (65’ Henderson); Esposito (83’ De Sciglio). All. D’Aversa
A disposizione: Seghetti, Brancolini; Sambia, Pellegri, Tosto, Haas, Marianucci, Konate
ARBITRO: Giovanni Ayroldi di Molfetta (Mondin-Cortese; Rutella; Ghersini/Di Paolo)
MARCATORI: 9’ Esposito, 49’ pt Zaccagni, 84’ Pedro
AMMONITI: Pezzella, Fazzini, Rovella, Castellanos, Gyasi, Grassi
da ANSA
Vincere aiuta a vincere. Lo ha ormai imparato la Lazio che, dopo Torino e Nizza, non si ferma battendo anche la rivelazione Empoli 2-1, conquista il terzo successo in una settimana e vola in piena zona Champions. Una partita complicata per i biancocelesti, andati sotto in avvio ma poi capaci di recuperare con Zaccagni e Pedro respingendo ogni iniziativa dell’Empoli, ancora una volta autore di una gara da
applausi.
D’Aversa rinuncia a Colombo per avere maggior copertura e lancia Esposito e Solbakken, Baroni dall’altra parte cambia otto giocatori rispetto al Nizza confermando però Castellanos al centro dell’attacco. Le emozioni arrivano subito all’Olimpico.
Bastano 9 minuti, infatti, a Sebastiano Esposito per approfittare dell’incomprensione Romagnoli-Provedel con il portiere che scivola sull’uscita e il difensore che si fa sovrastare. L’attaccante dell’Empoli ringrazia e ne approfitta per portare avanti i suoi di testa.
Classica Lazio da campionato, classica amnesia nei primi minuti; la squadra di Baroni ha subito gol nei primi 10 minuti in cinque delle sette partite giocate. Il colpo preso sveglia però i biancocelesti che provano subito con Dia e poi con Castellanos, ma Vasquez dimostra di essere in forma. Il tema tattico è chiaro con la Lazio a spingere e l’Empoli a ripartire.
A complicare i piani ci pensa l’infortunio muscolare di Lazzari, ma la strategia biancoceleste porta i suoi frutti quando ormai si aspettava solo il duplice fischio dell’arbitro.
Tavares lavora un bel pallone sulla sinistra, il cross trova Zaccagni che gira di testa pareggiando il conto e interrompendo una serie di imbattibilità da parte del portiere colombiano che durava da tre partite.
Anche la ripresa regala emozioni fin da subito. Dopo 4 giri di lancette Pezzella, già ammonito, stende Dia in area, Ayroldi non può che fischiare il rigore. Sul dischetto di presenta Castellanos, per riprendersi il rigore che Zaccagni non gli aveva lasciato contro il Nizza; l’argentino sceglie la soluzione potente e centrale, ma Vasquez lo aspetta proprio lì e respinge con le gambe. La Lazio non sembra accusare più di tanto il colpo e continua a premere sull’acceleratore con l’Empoli che si rintana sempre di più nella propria metà campo a difesa della porta. Baroni prova a pescare il jolly dalla panchina inserendo Pedro. E lo spagnolo ripaga ancora una volta la fiducia con il destro che bacia la traversa e gonfia la rete per il raddoppio laziale proprio quando il pareggio sembrava scritto. Il gol consegna alla Lazio la vittoria e li lancia in orbita Champions ma non sminuisce l’Empoli, ancora una volta protagonista di un’ottima partita contro un’avversaria più blasonata.