Devis Vasquez, portiere colombiano dell’Empoli, in prestito con diritto di riscatto dal Milan, si è raccontato al magazine ufficiale di Lega Serie A.
È una delle rivelazioni di questo inizio di Serie A e molte attenzioni si sono concentrate su di lui.
Le origini: “Io ho cominciato a giocare a calcio verso i 9-10 anni, la mia famiglia non se lo aspettava e nemmeno io. Fu qualcosa di molto rapido. Giocavo per strada con mio fratello, poi chiesi di provare una scuola calcio”.
L’arrivo al Milan: “Quando il mio procuratore mi disse che sulle mie tracce c’era il Milan ero ovviamente molto felice: nel 2017 venni in Italia a giocare il Torneo di Viareggio e da quel momento rimasi innamorato dell’Italia. Venire a giocare qui era un sogno”.
Il suo Empoli: “Mi permette di mettermi in mostra, è una vetrina perché lancia tanti giovani. Ho l’opportunità di farmi vedere e di dimostrare che sono pronto a giocare in qualsiasi grande club, in Italia o in altre leghe europee. Darò sempre il 100% per aiutare la squadra, il mio obiettivo è aiutare la squadra a centrare la salvezza. Vicario e Caprile hanno fatto grandi campionati con l’Empoli e sono due ottimi portieri, sono felice anch’io di avere l’occasione”.
Mister D’Aversa: “Dà molta attenzione ai giovani, cerca sempre di aiutarti, è molto diretto. Per questo sono contento, si preoccupa per i giovani e per il loro sviluppo. A me piace molto la costruzione dal basso e giocare coi piedi, credo sia una delle mie doti migliori. La forma di giocare del mister si adatta a me”.