Nicolò Cambiaghi (foto empolifc)


Sono stati fra i migliori del campionato. Matteo Cancellieri, Nicolò Cambiaghi, Youssef Maleh. L’Empoli ci ha scommesso e loro hanno risposto presente. Hanno giocato con tutti e tre gli allenatori, quasi sempre titolari. Sopratutto gli ultimi due.

Cancellieri, arrivato dalla Lazio, col tempo si è guadagnato la fiducia di Nicola e alla fine ha giocato titolare. Decisivo nell’ultima gara contro la Roma, lui da romano con un passato in giallorosso, ha segnato un gol e ha fatto l’assist per il gol-apoteosi di Niang.

Il riscatto è praticamente impossibile per l’Empoli visto che si parla di una cifra vicina ai 10 milioni di euro dopo il prestito oneroso. Lo attende mister Tudor che lo ha già allenato ai tempi della Hellas Verona.

Cambiaghi, al secondo anno in azzurro e alla seconda salvezza per l’Empoli, rientra a Bergamo.

Lo scorso anno, prima di tornare in Toscana, dove lo ha voluto fortemente Zanetti, Cambiaghi era stato a un passo dal Bologna che poi si è rivelato squadra rivelazione della stagione con Thiago Motta.

Ora su di lui c’è l’interssamento del Napoli prossimo alla firma con Antonio Conte.

Su Nicolò ha messo gli occhi il direttore sportivo Manna, che di giovani se ne intende avendo seguito la Juventus Next Gen.

Cambiaghi sarebbe un esterno d’attacco da affiancare ai vari Kvaratskhelia, Politano e Ngonge.

Nell’ultima stagione, dopo i 6 gol di quella passata, ha dato un contributo importante per la salvezza: 37 partite con 1 gol e 5 assist, un autogol provocato e oltre 60 tiri verso la porta.

Altro gioellino della stagione è risultato Maleh, arrivato dal Lecce a fine mercato estivo. Centrocampista di grande corsa che ha giocato con tutti e tre i tecnici con grande costanza.

34 presenze e tantissimi km percorsi.

Dovrebbero tornare al Lecce con un riscatto da 5 milioni di euro. Ma l’Empoli potrebbe aspettare la scadenza per poi ritrattarlo sul mercato. Anche se dopo una stagione così Maleh potrebbe avere altre richieste. Dei tre è quello che ha la concreta possibilità di rivestire la maglia azzurra, soprattutto se restassse Nicola.