La speranza è l’ultima a morire, ma il rischio che sia vana è più che concreto. Lo sa bene Daniele
De Rossi che, per la lotta Champions con l’Atalanta, ammette di aver capito “da un pezzo che non saremmo arrivati quinti. Penso sia difficile che l’Atalanta non faccia i punti necessari per
arrivare nelle prime quattro posizione, ma se affronteremo l’Europa League, a cui sono legate le più belle serate da romanisti, saremo degni e rispettosi di questa competizione”.

Se la qualificazione alla prossima Champions non sembra una possibilità concreta, la prima – mezza – stagione da allenatoredella Roma ha dimostrato al tecnico che “siamo nel posto giusto e siamo all’altezza di starci. Questa esperienza mi ha insegnato tanto, mi ha dato conferme su quello che vorrei fare in futuro e su cosa migliorare”, ha detto De Rossi.
Il tecnico giallorosso, però, non vuole lasciare nulla di intentato; ed è per questo che contro l’Empoli che si gioca la salvezza, schiererà la “formazione che ritengo mi possa far vincere, vogliamo fare i punti che ci permettano di tener dietro la Lazio”.

Dybala compreso che, nella settimana, “si è allenato con continuità quindi può giocare”. Il tecnico, però, dovrà rinunciare a Spinazzola, non ancora recuperato, e Lukaku, premiato come miglior straniero dalla stampa estera ma squalificato per il match contro i toscani così come Paredes.
Scelte quasi obbligate, quindi, in vista dell’ultimo match con Svilar tra i pali, la difesa classica con Mancini-N’Dicka centrali e Bove a piazzarsi in mediana con Cristante e Pellegrini mentre il posto del belga sarà preso da uno tra Azmoun o Abraham.
De Rossi, quindi, chiede ai suoi un ultimo sforzo per non lasciare nulla di intentato in questa stagione e
ripartire l’anno prossimo quando la grande sfida sarà “replicare quello che hanno fatto loro”, conclude il tecnico riferendosi all’Atalanta, cammino in Europa League compreso.