Altre dichiarazioni di Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, dall’evento “Il calciomercato al tempo dell’intelligenza artificiale”, organizzato dall’USSI a Coverciano.

Parlando dal palco, il numero uno del club toscano ha detto: “Ancora non siamo retrocessi… Fatemi dire due parole, vi ringrazio, sono onorato perché avete pensato a me. Nella mente ho tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 33 anni… E pensare che doveva durare 6 mesi, mi avevano detto di prendere l’Empoli e poi sarebbe arrivato un altro. Ancora lo stiamo cercando (ride, ndr). Sono contento che ci sia qui Ulivieri, lo vedevo allenare la squadra quando avevo 12-13 anni. E ricordo esattamente le parole che lui diceva ai calciatori. Sono partito da lì, negli anni mi ha accompagnato con i suoi consigli, specialmente sugli allenatori. A volte non gli ho dato retta e ho sbagliato. A Empoli si faceva calcio senza soldi e ancora oggi, non so se lo sapete, lo facciamo… Siamo una città di 45mila abitanti, io ci metto il possibile, ma la missione è impossibile. Rispetto ai nuovi metodi di valutazione per gli allenatori, io sono attaccato a quanto mi hanno insegnato. Sono onorato, grazie di tutto e che Dio ce la mandi buona. Io penso sempre che esista una giustizia divina che possa aiutarci, il Signore lassù si ricorda a volte di cosa c’è da fare”.

Tra gli allenatori scoperti da Corsi, Sarri e Spalletti: “Però ho avuto il privilegio di essere stato fortunato: tante persone mi hanno accompagnato, non basterebbe un libro per rendere loro gli onori. Stando accanto a loro quotidianamente mi hanno insegnato il calcio, partecipando al giornaliero e alle partite. Quando posso parlare un paio d’ore con Ulivieri, mi arricchisco”.