Fabio Cannavaro è pronto alla sfida con l’Empoli. L’allenatore dell’Udinese ha già presentato ieri la gara contro gli azzurri.

“Chi fa sport sa che deve vincere, non sono d’accordo nel pensare a quella dopo, dobbiamo pensare all’Empoli, concentrarci sull’Empoli e fare bene le nostre cose, se lo facciamo allora possiamo pensare all’obiettivo che sono i tre punti. Se pensi a quello che c’è dopo, ai problemi, allora inizia ad arrivare la paura, che non ti fa avere una testa fresca che sarà un fattore fondamentale domenica perché arriva una squadra che per abitudine e cattiveria è alla pari nostro. Nicola è allenatore abituato a queste partite, hanno mezzi per andare a giocare in trasferta e punire nel momento in cui le cose non dovessero essere fatte bene”.

Pereyra sarebbe fondamentale domenica:”Sicuramente è un giocatore fondamentale per noi, ma come tutti quanti, non posso concentrarmi solo su un giocatore. Sicuramente vanno gestiti, sulla carta vedo tanti ragazzi, poi però so che vanno gestiti, so cosa mi possono dare. Mi è piaciuto a Lecce però l’atteggiamento di tutti, quello degli attaccanti, del portiere, dei difensori, di tutti, noi andremo ad affrontare una squadra, dovremo essere altrettanto squadra”.

Ehizibue è uscito un po’ acciaccato a Lecce, come sta? “Ehizibue era stanco, deve imparare a gestire le sue qualità, è un quinto, è meglio andare solo tre volte sul fondo e fare tre cross che farne dieci senza cross”.

Il peso della sfida contro l’Empoli: “Questa è come una semifinale, diciamo così, se fai bene vai alla finale, se non fai bene vai al terzo quarto posto. Loro lo sanno il peso dei punti in palio domenica, affronteremo però una squadra che sa gestire queste gare. Se ti viene paura, ansia perchè sei ancora sullo 0-0 magari a fine primo tempo magari ti innervosisce e non va bene, le partite si vincono anche allo scadere, sono gare che si decidono sui dettagli. Io sono molto esigente su questo, non sulla vittoria, ma sul fargli capire che se andiamo in campo con una buona organizzazione abbiamo più chance di vincere”.

Forse c’è un po’ di scaramanzia ancora per questa domanda, ma ha pensato già a un’eventuale permanenza? “Forse sono più abitudinario che scaramantico, pur essendo di Napoli. Son sincero non mi sono posto la cosa perchè sono totalmente focalizzato sull’obiettivo, sono venuto qui chiamato la sera prima e ho subito pensare al lavoro, mi sono concentrato solo sul lavoro trovando tante persone che sanno cosa devono fare. Non siamo riusciti purtroppo a recuperare degli infortunati che sarebbero importanti per la squadra, speriamo che per l’ultima rientrino perché abbiamo bisogno di tutti. Non dobbiamo pensare che con la vittoria di Lecce siamo salvi, dobbiamo preparare anche un eventuale spareggio. Devo stare vicino all’infortunato che può servire per l’ultima e lo spareggio, vicino a chi gioca, a tutti, al futuro ancora non ho pensato”.

A livello di mentalità a che punto è la squadra? “A Lecce a tratti siamo tornati a pensare a livello individuale, uno faceva una pressione uno no, uno spingeva e l’altro non aiutava, però vedo che su certi concetti sia in possesso di palla che non stiamo migliorando. I gol sono situazioni dove stiamo lavorando, il gol che fa Lucca prima era un po’ più complicato ma perchè c’era paura. Delle cose positive le ho viste, ma da lavorare c’è tanto”.

Aver recuperato due attaccanti comunque vi permette di giocare più aggressivi: “Penso debba essere la forza di questa squadra, per questo dobbiamo avere forza in possesso. L’ho detto dal primo giorno in cui sono arrivato, se aspettiamo che l’avversario si butti in porta la palla diventa difficile, devi essere più aggressivo”.

L’Empoli? Che corde ha toccato con Success? “Dobbiamo essere bravi noi ad avere una logica, altrimenti sbatteremo su un muro e ci esporremo alle transizioni. Per quanto riguarda Isaac ho parlato con tutti, non solo con lui e tutti hanno dato grande partecipazione, non solo lui che ha avuto un’annata difficile. Ha 28 anni e può dare ancora tanto a questa squadra. Se in allenamento vedo ragazzi che si impegnano anche quando non hanno la casacca diventano un valore aggiunto, da quando sono qui ho avuto grande disponibilità da tutti i ragazzi, questo è lo spirito che deve avere un gruppo, prima devo lavorare individualmente poi avere un gruppo, che è quello che ci fa vincere le partite”.