Davide Nicola non commenta direttamente il risultato di pareggio col Frosinone, ma si dice soddisfatto della prestazione: “Oggi abbiamo affrontato una partita dall’alto coefficiente emotivo, sono orgoglioso come l’hanno gestita i ragazzi. Stiamo bene fisicamente, la contrazione e la pulizia di gioco viene meno, ci sono molti duelli”.
Anche sul punto guadagnato non si esprime:
“Io non sono mai contento ma sono soddisfatto della gestione della difficoltà di questa partita. Quando le partite finiscono ogni partita assume un peso specifico maggiore ma oggi ho visto la giusta attenzione contro un avversario di qualità. I ragazzi sono soddisfatti per la prestazione, certamente vorrei sempre di meglio. Non dobbiamo dimenticare che questi ragazzi stanno facendo una rincorsa pazzesca e il consumo di energie è incredibile. Questo atteggiamento si sta dimostrando importante”.
In questa gara c’è qualcosa è mancato e che in vista della prossima gara le piacerebbe vedere?
“Oggi la partita è stata interpretata bene, senza mezzi termini nei primi venti minuti potevamo usare meglio la fase di possesso, ci sono mancati i tempi giusto. Bisogna acquisire la consapevolezza di poter fare gioco contro qualsiasi avversario. Quando affrontiamo con squadre che ti chiudono gli spazi, dobbiamo avere più qualità”.
Si parte dalla consapevolezza per sperare nella salvezza?
“Aggiungerei, oltre alla consapevolezza, che dobbiamo mettere la qualità su più fronti. Sia mentalmente che tatticamente che tecnico. Non vogliamo vivere di picchi, ridurli ti dà continuità da più punti di vista. Mi aspetti tre giornate finali di grande emozioni, giocheremo contro squadre importanti. Dobbiamo essere bravi a fare andare il corso delle cose come vorremmo
Cosa avete fatto per sbloccarla…?
“Nel secondo tempo abbiamo modificato qualcosa e abbiamo preso più sopravvento. Siamo passati a tre a centrocampo e li abbiamo costretti a fare qualcosa di diverso. In queste trame siamo riusciti a sviluppare meglio, ma dobbiamo migliorare negli ultimi 25 metri”.
La prestazione di Cambiaghi…
“Se devo trovare un aggettivo, l’ultimo che trovo è pigro. Alcuni giocatori stanno tirando la carretta da tempo e quindi anche se lavori in una certa direzione fai i conti con questo. Era anche il primo caldo, poi c’era il peso specifico della partita, l’avversario. Cambiaghi è comunque riuscito ad accendersi anche se a sprazzi”.