LECCE 1

EMPOLI 0

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey (88’ Venuti), Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin, Ramadani; Almqvist (63’ Sansone), Oudin (88’ Pierotti), Dorgu (73’ Gonzalez); Piccoli.

All. Gotti

A disposizione: Brancolini, Samooja; Rafia, Berisha, Banda, Burnete

EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Zurkowski (60’ Maleh), Marin, Bastoni (70’ Kovalenko), Pezzella (88′ Cacace); Cancellieri (60’ Cambiaghi), Cerri (60’ Niang).

All. Nicola

A disposizione: Perisan, Seghetti; Goglichidze, Grassi, Shpendi, Caputo, Fazzini, Destro.

ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia (Colarossi-Di Monte; Feliciani; Mazzoleni/Paterna)

AMMONITI: Almqvist

MARCATORI: 89’ Sansone

Nel giorno in cui la copia della statua di Sant’Oronzo, patrono della città, ritrova il suo posto dopo cinque anni e torna a svettare sulla colonna posizionata nell’omonima piazza, il Lecce, grazie a una zampata di Sansone nel finale di gara, batte 1-0 l’Empoli, diretta concorrente per la corsa salvezza, e raggiunge quota 32, a 6 sulla zona rossa. L’Empoli, a cui non è bastata una grande prestazione del portiere Caprile, resta fermo a 28 punti, ma ha il rimpianto del gol annullato in avvio a Cerri, per una presa del proprio portiere fuori area a inizio azione (l’arbitro Mariani, richiamato al Var, annulla).

I salentini conquistano tre punti fondamentali e possono guardare con maggiore serenità ai prossimi impegni, mentre per i toscani la rincorsa salvezza è ancora nel pieno della bagarre. Luca Gotti schiera i suoi con il solito 4-2-3-1, con Piccoli in avanti (Krstovic squalificato) e alle spalle il tridente Almqvist-Oudin-Dorgu. Sul fronte opposto Nicola opta per la difesa a tre, in attacco si affida al duo Cancellieri-Cerri. Si parte e la gara si accende già al 5′: Cerri la sblocca ma Mariani annulla la rete.

Il pericolo scampato accende di colpo i padroni di casa che in meno di un minuto (20′) impegnano Caprile, bravo a sventare la doppia conclusione di Gendery prima e Dorgu dopo. Gli ospiti provano a mettere il naso nella metà campo avversaria, soprattutto sfruttando le situazioni da fermo, e creano una doppia occasione ma Falcone si supera (37′): prima sventa un tocco fortuito del compagno Pongragic su calcio d’angolo, poi respinge una palla vagante colpita di testa da Cerri.

E’ ancora Lecce e dove non arriva Caprile ci pensano i legni (45′): ennesima mischia in area ospite, colpo di testa di Piccoli che trova la traversa e poi fallo sul portiere.

Si va alla ripresa con il Lecce che cerca con più insistenza la via del gol. E al 13′ sembra essere cosa fatta con il colpo di testa di Baschirotto ma Caprile vola e nega il vantaggio giallorosso.

Il nuovo brivido fa correre ai ripari l’allenatore ospite che opera un triplo cambio (60′): dentro Maleh, Nang e Cambiaghi per Zurkowski, Cancellieri e Cerri. In casa Lecce, invece, Gotti getta nella mischia Sansone (62′) per uno spento Almqvist su cui grava un cartellino giallo. Nicola opera un quarto cambio e inserisce Kovalenko per Bastoni.

Immediata la replica di Gotti che risponde con Gonzalez per Dorgu. Al 44′ Pierotti, entrato da nemmeno un minuto, disturba il rinvio di Walukiewicz e gli ruba palla servendola a Sansone che realizza a porta vuota.

Lecce in vantaggio e quattro minuti di recupero che vengono vissuti in apnea al Via Del Mare. Il fischio finale di Mariani è salutato come una liberazione.

Il Lecce ottiene i tre punti sul filo di lana e uno strappo forse decisivo nella corsa salvezza. Per l’Empoli la rincorsa è ancora più ardua.