Due episodi da moviola importanti in Lecce Empoli.
Al 6′, allo stadio Via del Mare, i ragazzi di Davide Nicola sbloccano il risultato grazie al tap-in vincente di Cerri, propiziato da una grande azione di Cancellieri sulla fascia sinistra.
Ma qualche secondo prima, nell’altra area di rigore, il portiere dell’Empoli Caprile scivola e rischia tantissimo portandosi la palla al confine della sua area di rigore.
L’arbitro, Maurizio Mariani di Aprilia, viene richiamato al Var per rivedere appunto la posizione di Caprile visto che si tratta della stessa APP (Attacking Possession Phase è la fase di gioco che inizia dal momento in cui la squadra che stava attaccando prima dell’episodio incriminato ha ottenuto il possesso di palla ed è l’unica parentesi temporale che il VAR può analizzare).
Il direttore di gara valuta che la palla sia interamente uscita e quindi annulla il gol e dà calcio di punizione per il Lecce dal limite dell’area.
Sul gol di Sasone, che regala tre punti pesantissimi ai salentini in ottica salvezza, proteste dell’Empoli per il contatto tra Pierotti e Walukiewicz: per gli azzurri c’era fallo. L’arbitro Mariani, però, lascia continuare, spiegando come si tratti di un contatto davvero minimo per portare a un fallo, e il Var concorda confermando la regolarità del gol.
L’intervento del difensore polacco nel difendere palla è forse troppo leggero (ricorda quello di Bellanova su Cacace nel finale di Empoli – Torino) e se la fa scippare senza che ci sia un vero e proprio contatto.
Pierotti serve poi Sansone che batte a porta vuota.