Thiago Motta, allenatore del Bologna, ha presentato la gara di domani sera a Empoli.



“Come sempre, la partita con l’Empoli è la più importante perché è la prossima. Loro stanno bene, sanno cosa vogliono e hanno messo in difficoltà tante squadre. Sarà una bella partita da giocare”.

Avete avuto momenti di sconforto e debolezza?
“Esistono sempre momenti più o meno belli, in cui è necessario migliorarsi giornata dopo giornata per mantenere in alto le cose positive. E’ però naturale che in una stagione ci siamo momenti peggiori in cui è necessario però mantenere un grande equilibrio”.


Siete senza Zirkzee.
“Joshua è Joshua, non dobbiamo paragonarlo coon nessuno. Mi dispiace per lui, perché era un periodo molto positivo. I ragazzi che possono sostituirlo stanno bene, da Jens a Santiago Castro che è arrivato qui con grande fame”.

Chi può avvicinarsi al gioco di Zirkzee?
“Non voglio che nessuno cerchi di avvicinarsi a Joshua perché ognuno ha le sue caratteristiche. In questo momento Jens si può avvicinare a lui ma ha anche altre particolarità. Ognuno di loro deve mettere in campo la sua miglior versione per la squadra”.

Come sostituirà Posch?
“Beukema può giocare a destra, De Silvestri e Corazza stanno bene. Abbiamo tre alternative a disposizione e chi giocherà lo farà al meglio”.


Qual è l’insidia maggiore dell’Empoli?
“Loro stanno molto bene, hanno dimostrato di poter competere anche contro le grandi. Fanno una fase difensiva di sacrificio e sono molto bravi sulle ripartenze. Sono bravi a limitare il gioco dell’avversario e hanno giocatori importanti come Cancellieri, Cambiaghi…”.


Il Bologna nella sua storia non ha mai vinto al Castellani. Quanto conta questo fattore?
“Dipende come si pensa prima di una partita. Noi dobbiamo essere concentrati su questa partita perché la prossima, e se saremo focalizzati su quello che dobbiamo fare aumenteremo le nostre probabilità di vincere. I dati che riguardano il passato contano relativamente”.

Nicola è anche un grande motivatore. Che cosa può preoccupare di più dell’Empoli di Nicola?
“Nicola ha fatto molto bene ovunque è stato. Le sue squadre hanno grande determinazione, sono molto compatte e generose tra di loro sia in fase difensiva che offensiva. Sappiamo di affrontare una squadra che sta bene, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi giocando questa partita al massimo”.


Si aspetta una partita sporca non solo dal punto di vista fisico ma anche tattico?
“Visto l’infortunio di Ismajli potrebbero spingere meno da quella parte ma hanno tante soluzioni alternative. Per quanto riguarda il gioco, rimane lo stesso anche se cambiano gli interpreti che metteranno in campo”.

La scelta sul sostituto di Zirkzee influirà anche sulle scelte degli esterni?
“Si, ma abbiamo giocatori molto intelligenti in squadra che sanno adattarsi al gioco dei compagni”.


Come ha reagito in generale la squadra alla sconfitta con l’Inter e coma ha visto Orsolini in settimana?
“La reazione del gruppo è stata buona: non piace perdere né a me né ai ragazzi. Per tutta la partita abbiamo fatto una buona prestazione, considerando che abbiamo affrontato la prima in classifica. Orsolini come tutti gli altri è fondamentale. Abbiamo bisogno di tutti, come è stato fatto fino ad oggi. Penso all’ingresso di Fabbian contro il Cagliari che in cinque minuti ha messo a segno il gol vittoria, o agli spezzoni di gara giocati da Odgaard. Anche chi è in panchina riesce a trasmettere carica ai compagni e essere fondamentale per la squadra”.


Lei sta introducendo molti concetti nuovi nel calcio, fino a che punto si sente capito nella sua gestione si sente capito dal pubblico, dai giornalisti…?
“Mi interessa e che mi importa quello che pensa la gente, ma è una cosa che non posso controllare. La realtà è che se si vince tutti dicono che uno fa bene, se si perde spesso non è così. Io accetto le opinioni di tutti, ma quello che so è che sono qua per lavorare al massimo, prendere le decisioni migliori per tutti, senza farmi influenzare da nessuno e senza fare esperimenti. Se sbaglio, è perché sono umano”.