Milan 1
Empoli 0
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori (17’st Kalulu), Thiaw, Theo Hernandez; Bennacer, Reijnders (17’st Musah); Pulisic (17’st Chukwueze), Loftus-Cheek, Okafor (45’st Adli); Jovic (27′ st Giroud).
(57 Sportiello, 83 Mirante, 24 Kjaer, 38 Terracciano, 46 Gabbia, 74 Jimenez).
All.: Pioli
Empoli (3-4-2-1): Caprile: Ismajli (43’st Bereszynski), Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Fazzini (10’st Kovalenko), Maleh, Pezzella (10’st Pezzella); Cambiaghi, Zurkowsi (31’st Cancellieri); Niang (31’st Destro).
(1 Perisan, 99 Berisha, 7 Sphendi, 9 Caputo, 17 Cerri, 20 Cancellieri, 23 Destro, 24 Ebuehi, 30 Bastoni).
All.: Nicola
Arbitro: Sacchi di Macerata
Reti: nel pt 42′ Pulisic
Angoli: 11-4 per il Milan
Recupero: 2′ e 4′
Ammoniti: nel pt Fazzini (E) e Reijnders (M) per gioco falloso, nel st Pezzella, Zurkowski e Cancellieri (E) per gioco falloso
Spettatori: 70.343 per un incasso di 2.029.410,26 euro.
Non una di quelle partite di cui si farà memoria per lo spettacolo offerto, ma una partita che porta comunque altri tre punti che rendono ancora più solida la zona Champions.
Al Milan basta un gol di Pulisic deviato da Luperto per battere l’Empoli nella gara in cui Stefano Pioli scollina la vetta dei 350 punti da allenatore del Milan, sospinto anche dalle parole del presidente, Paolo Scaroni. ”Lavori tranquillo e tutto andrà bene”, aveva infatti chiarito il presidente rossonero prima del fischio d’inizio.
Ovvio che il riferimento fosse non solo e non tanto all’ora e mezza di gioco contro l’Empoli, quanto alla prospettiva di un Milan ormai pressoché certo della prossima Champions League. Ma a quella ci si penserà nella prossima stagione, per ora in cima ai pensieri in un’umida domenica pomeriggio c’è l’Europa League e la partita di Praga, a dispetto di quanto diplomazia e prudenza consenta di ammettere.
La scelta degli undici lo conferma, sottolineando come il ritorno degli ottavi contro lo Slavia Praga determini i sei cambi rispetto a giovedì scorso: complici anche le squalifiche di Florenzi e Leao, dentro Okafor e Jovic dal primo minuto. Ma difesa e centrocampo sono pressoché quelli tipo e a sinistra sgasa Okafor, bravo in avvio a mettere in mezzo per Jovic, anticipato da due passi in corner da Luperto.
Arriva a stretto giro un destro di Pulisic respinto da Caprile, ma è tutto fuorché un diluvio di occasioni. Si gioca nella metà campo ospite e il Milan cerca di costruirsi le occasioni allargandosi sulle fasce. Non è partita frizzante, anche per il rigore con cui l’Empoli difende.
Un equilibrio che però quando si rompe consente al Milan di passare: a cinque minuti dall’intervallo Bennacer trova lo spazio per Okafor sulla sinistra, palla dietro per Pulisic che batte con il sinistro trovando la deviazione di Luperto per l’1-0. Sacchi annulla per fuorigioco, ma il Var corregge la decisione e convalida il vantaggio.
Nel giorno dei 16 anni di Francesco Camarda e delle 250 presenze in rossonero di Davide Calabria, l’americano la decide davanti anche ai due ex attaccanti Milan, Destro e Niang, che si passano la staffetta nell’ultimo quarto d’ora. Proprio Destro, (dopo un bel sinistro di Loftus-Cheek, ha due chance di testa (palo, ma in fuorigioco e colpo telefonato su corner) e fa rimuginare il Milan per non averla chiusa prima. Ai tre fischi, i rossoneri stravincono la partita dei corner (11-4) e comunque portano a casa quella del campo.