(foto empolifc.com)


“Un altro importante passo avanti verso il nostro obiettivo: complimenti ai ragazzi, contro questi avversari non è mai facile. Il percorso è ancora lungo. Manteniamo il focus e avanti così, #semprealmassimo

Lo scrive Davide Nicola nel suo profilo facebook.

Alle tv il tecnico ha parlato ancora della gara e del momento.

“Se oggi abbiamo fatto un altro passo verso la salvezza? Fino all’ultimo abbiamo cercato di poter giocare per vincere. Abbiamo incontrato una squadra di qualità e sono molto felice della prestazione dei ragazzi e anche per come hanno interpretato due modi di stare in campo.

Ci sono ancora molte cose da fare, ma è importante dimostrare che siamo competitivi, avere spirito di sacrificio, idee. Questo diventa importante per chi deve fare un percorso come il nostro. Oggi abbiamo avuto un ambiente bellissimo, una grande mano da parte dei nostri tifosi. Quando li rendiamo felici e contenti questa è la migliore delle soddisfazioni.

Il cambio che non è arrivato prima del gol di Beltran? Io preferisco sempre essere in parità numerica, però questo è un aspetto che analizzeremo. Una cosa che per me è importante è riconoscere che quello che stanno facendo questi ragazzi non è scontato. Stiamo incontrando squadre che sono nel loro miglior momento e avversari che corrono come noi. Da domani prepareremo un’altra partita e mettiamoci sotto con questo entusiasmo e questa applicazione.
Alla fine, una squadra raggiunge una sorta di magia solo con il lavoro.

L’Empoli cosa ha in più rispetto alle altre in zona rossa? A me non interessa. Non sono così sciocco di pensare di togliere meriti agli altri. Io penso alla mia squadra, che è una squadra che ha valori tecnici e morali importanti. Oggi abbiamo dimostrato di saper giocare con due sistemi di gioco differenti e le occasioni che abbiamo avuto sono state belle e limpide. La squadra crede in quello che stiamo facendo. Non dobbiamo guardare agli altri, ma solo in noi stessi.

Niang, Cambiaghi e Cancellieri? Abbiamo soluzioni diverse a seconda della partita, del momento e possiamo contare su caratteristiche diverse. Niang si sta dimostrando un serio professionista e sa che non è arrivato nella condizione migliore, ma con il minutaggio sta crescendo così come quelli che subentrano. È importante concentrarsi sul lavoro che dobbiamo fare. Parlare di risultati senza analizzare la nostra prestazione diventa roba teorica.

Cosa ho trovato qui ad Empoli? Sono auto motivato e non ho bisogno di una persona che mi motivi. Spero che si dica che ho portato idee, organizzazione e il mio modo di vedere il calcio. Questo ambiente mi sta stupendo sotto ogni punto di vista”.

Ancora sulla prestazione contro la Fiorentina…
“Parto da una considerazione importante. Non è scontato quello che stanno facendo i ragazzi, oggi la partita era complessa perché la Fiorentina è una squadra di qualità e difficile da leggere. Sono riusciti a cambiare dove stavamo facendo fatica, volevamo chiudere le loro linee visto che sono bravi a inserirvisi. Sul gol subito siamo rimasti in dieci, non siamo riusciti a essere efficaci, ma per il resto, cambiando il modo di stare in campo nel secondo è stata una partita più coraggiosa e abbiamo avuto occasioni limpide. C’è ancora da fare, ma dobbiamo continuare a lavorare con questa identità”.

La crescita della squadra…
“I ragazzi stanno crescendo. Abbiamo preparato bene la partita, dobbiamo chiaramente la condizioni in tanti momenti della partita e la capacità di leggere le situazioni. Non perdiamo la trebisonda, ed è una qualità. Tutto il resto sono una conseguenza del lavoro che stiamo facendo in allenamento”.


Una ripresa davvero in ripresa…
“Io ero convinto di riprenderla e ribaltarla. Davanti c’era una squadra importante, so come lavorano i ragazzi. A loro chiedo di non guardare il risultato, non possiamo pensare troppo al risultato. L’unica cosa che possiamo fare è analizzare l’efficacia della settimana e ripartire. A noi interessa già la prossima partita”

Perché così tanto tempo per cambiare Grassi? Nel rigore di Niang c’è stata ancora una sua indicazione?
“Quello di Cancellieri era uno scherzo per sdrammatizzare. Mi piace che i ragazzi si divertano e che i giocatori si prendono le responsabilità. Sul cambio c’è stato un tempo tecnico che doveva essere osservato. Non dovevamo comunque prendere il gol, anche in inferiorità numerica”

Sente questa aura di allenatore molto capace a subentrare? Crede di aver portato qualcosa in più?
“Io credo che sia difficile rispondere a questa domanda. Ognuno di noi vuol credere a quello che vede. La cosa è molto soggettiva, io credo sono nel lavoro che faccio in settimana, io non motivo nessuno perché nessuno può motivare me. Noi pensiamo che un’altra persona debba motivarci, in realtà ogni persona dovrebbe motivarsi da solo”