Davide Nicola commenta la pesante vittoria di Salerno.

Il 3-1 con la Salernitana è davvero importante, oltre a essere il quarto risultato utile consecutivo.

Ma il tecnico va avanti e guarda avanti senza mollare di un centimetro.

“Io non cambio l’idea che ho da qui alla fine. Abbiamo iniziato una rincorsa, abbiamo un obiettivo e 14 partite per raggiungerlo. Abbiamo incontrato una squadra ben messa in campo che ci ha fatto spendere fino all’ultima goccia di sudore. Abbiamo sfruttato la partita per salire un altro gradino, mancano tanti punti e a me interessa l’obiettivo finale. Oggi abbiamo fatto bene, sono contento per i ragazzi perché hanno tenuto il campo anche nelle difficoltà”.

Nicola prosegue…
“Vogliamo diventare una squadra brava a proporre e limitare gli avversari. Ho visto molte giocate, nel primo tempo siamo stati abili eccetto gli ultimi minuti finali. Per gran parte del primo tempo abbiamo fatto trame interessanti, nella ripresa la Salernitana cercava di raggiungere il pareggio, dovevamo stare attenti e concentrati. Non siamo riusciti moltissimo nei primi minuti del secondo tempo, sono molto felice anche per i ragazzi che sono entrati. Non siamo tutti alla stessa forma, ma la differenza si può fare anche in 20 minuti e sono contento che i ragazzi sanno che possono essere sempre determinanti”.

Una battuta su Niang?
“Lui non lo scopro certo io.Ha personalità, qualità; è arrivato da un campionato diverso, si è messo a disposizione, ha avuto subito voglia di aiutare la squadra. Si è allenato tutta la settimana, nessuno è più importante di un altro e tutti sono fondamentali. Anche Cancellieri voleva calciare, ha la personalità e l’abilità per farlo. Ho preferito Niang per diversi motivi, ma abbiamo 3 o 4 giocatori in grado di cimentarsi. Mi è piaciuto vedere che anche altri giocatori volevano prendersi la responsabilità”.

Che gruppo ha trovato e cosa ha cercato di portare?
“Non parlo dei colleghi per cui ho una grande stima. Nel giorno in cui mi sono insediato ho ringraziato i colleghi per le loro idee e io ho portato le mie. Io non faccio lo psicologo, faccio l’allenatore e ho trovato un gruppo disponibile ad adottare strategie diverse. Sappiamo che abbiamo tanto lavoro da fare”.

E sulla Salernitana…
“Per me non sono partite decisive, ma che ti permettono di andare avanti nel percorso di lavoro. Hanno la possibilità di salvarsi, io mi auguro che possiamo in qualche modo raggiungere l’obiettivo entrambe”.

Sulla partita.

“Gli episodi fanno sempre la differenza. Nel primo tempo ho visto giocate di qualità e abbiamo trovato il vantaggio. Alla lunga la Salernitana ci ha creato qualche difficoltà, nella ripresa è arrivata al pareggio e poi hanno cercato di fare qualcosa in più per vincerla. In quel momento ho messo 3-4 calciatori freschi che sono riusciti a sfruttare gli spazi. Subito l’1-1 avremmo potuto subire il colpo, invece siamo stati bravi a capire come dovevamo comportarci. Non potevamo permetterci di strafare, è evidente che ci sono delle cose sulle quali dobbiamo lavorare. Però siamo contenti. La Salernitana è una squadra con buone individualità, attacca bene sulle fasce, crossa tanto e utilizza il cambio gioco. Sono fortissimi nelle ripartenze. Abbiamo provato ad interpretarla anche in base alle loro caratteristiche”.