Le parole di Davide Nicola in conferenza stampa dopo il pareggio casalingo di 0-0 contro il Genoa.
Queste le sue parole: “Sono soddisfatto quando produciamo e c’è questa attenzione e voglia di migliorare. Però difficilmente tendo ad accontentarmi, questo lo sanno anche i ragazzi. Tutto subito non posso raggiungerlo, ma la partita di oggi è stata la più difficile perché abbiamo affrontato una squadra che sta bene in tutti i reparti. La gara è stata nervosa a tratti, ma abbiamo prodotto un’occasione in più e dove sostanzialmente loro si sono visti un pelo superiori nei duelli. Noi stiamo lavorando su questo e su forzare le giocate. Questo comporta qualche errore, ma questa è l’unica strada”
Sullo sviluppo della gara e i cambi: “La prima occasione del Genoa è arrivata al 78′, la partita la stavamo conducendo bene. Questo non basta chiaramente, e quindi abbiamo interpretato allo stesso agendo prima con esterni più offensivi, poi con i tre davanti che avevano più velocità nello spazio. Poi nella parte finale, dopo che Cambiaghi aveva speso molto, l’idea era quella di mantenere un equilibrio per sfruttare di più Kovalenko. Noi vogliamo conoscere bene i giocatori, schierare Niang sarebbe stato un eccessivo rischio. Fare una rincorsa so cosa comporta, più avanti quando saremo sulla stessa valutazione fisica pretenderò di più”
Continua così: “Obiettivamente non mi faccio troppe domande, siamo venuti qua con le idee e le abbiamo proposte. Io credo nel lavoro e nelle idee tangibili, cerchiamo di rendere consapevoli i calciatori agendo anche su loro stessi. Abbiamo la sfida di migliorarci e di limitare gli avversari, l’errore più grosso sarebbe fare una solo delle due.”
Sulla partita: “Io credo che oggi sia stata una partita complicata per l’interpretazione che il Genoa dà alle partite. Sono pratici, sanno rintanarsi ma anche attuare una ri-aggressione quando finisce l’azione. Sono sulle ali dell’entusiasmo, ma è anche frutto delle loro qualità. Oggi, come avrete notato, l’Empoli è stato molto pericoloso sui calci piazzati, una cosa su cui crediamo molto. A me ha soddisfatto che i ragazzi diano importanza al percorso non solo per crescere ma anche per raccogliere qualcosa”
Equilibrio e due fasi: “Direi che è importante l’equilibrio con cui si passa da una fase all’altra, la capacità di riposizionarsi velocemente. Questo tipo di lavoro stiamo cercando di applicarli quotidiamente, la bravura degli avversari ti pongono una sfida ma i ragazzi stanno giocando pensando di crescere. Fare bottino pieno è un passo più lungo, ma io sono dell’idea che nessuno acquisisce qualcosa senza fatica. Due partite senza gol sono troppo poche, dobbiamo aspettare per vedere se il trend è migliorato”
Sull’atteggiamento: “Io sono contento dell’atteggiamento che i ragazzi mettono nella lettura. Ci sono momenti in cui devi sbranare, altri in cui dobbiamo avere un’umiltà incredibile e dove il rientro di attaccante diventa fondamentale. I ragazzi ci stanno mettendo tanto impegno, non vedo l’ora che sia domani per allenarsi. Devono distaccarsi dall’aspetto emotivo del risultato, è difficile, ma dobbiamo farlo”