Ai microfoni della emittente romana Radio Radio il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi è intervenuto sulla cessione di Tommaso Baldanzi alla Roma.
“Sono soddisfatto per il ragazzo che arriva in un grande club. Mi ricordo che anni fa contro il Palermo Dybala non aveva giocato quella partita, mi avvicinai a lui e gli dissi che per me era il nuovo Sivori. Poi c’è Baldanzi, ieri ci siamo abbracciati, gli ho detto che lo vedo da quando aveva 10 anni, sarà un distacco un po’ doloroso. Ha margini di miglioramento sia dal punto di vista fisico che tattico, la mia speranza è che faccia una carriera importante, ci ha regalato trofei e lo scudetto al livello giovanile essendo nominato tre anni fa il migliore del girone primavera. Ancora non è in forma e non essendo in forma gli ci vuole ancora una settimana o due, ha fatto una prodezza allo Stadium. Tutte le volte che abbiamo trattenuto i calciatori un anno in più poi abbiamo fatto il male di lui e di noi, mi viene in mente Antonio Di Natale”.
Lei è un grande esperto di calcio, prima si diceva che lui e Dybala possono giocare insieme, è possibile? “Per come sono ora mi sembra di no, se c’è una punta centrale rischia di rimanere isolata con loro due. Ma sono cose da allenatori. Vedo un gioco con due attaccanti, uno che viene incontro e uno che attacca la profondità, mi sembra che a Dybala se gli trovi un difetto è che può lasciare isolato un attaccante, che oggi in serie A giocano contro due difensori poi se è uno come Lukaku fanno comunque la differenza. Gli altri attaccanti quando giocano in campionato contro due difensori fanno più fatica. Un tecnico però trova le soluzioni più adeguate”.
Le piace molto il trequartista alle spalle delle due punte, immaginavo invece che potessero giocare due trequartisti alle spalle del centravanti. Quali sono i margini di crescita di Baldanzi dal punto di vista fisico e mentale? Passerà da una piccola città ad una piazza come Roma.
“Lui è un ragazzo che se gioca all’Olimpco o a Frosinone o a Empoli non gli fa nessuna differenza, è un giocatore che chiede la palla, non teme l’avversario, ha ancora margini per fare uno sviluppo muscolare, non ha ancora 21 anni. Troverà del vantaggio nell’espressione atletica, è già efficace nel breve e tiene bene nei 20 metri, quando giocava dentro al campo rispetto ai centrocampisti se prende un metro di vantaggio riesce a mantenerlo, tra qualche anno se non avrà una marcia in più ne avrà mezza. Se si costruisce ancora un paio di chili si prende un vantaggio”.
Quest’anno è dura ma alla fine ce la farete?
“Noi non è che non molliamo nei momenti difficili, sembra che abbiamo trovato un indirizzo giusto, la speranza è di giocarcela fino all’ultima domenica. Abbiamo anche rinunciato a Baldanzi ora, e non è facile né dal punto di vista emotivo né ad a quello tecnico, perché si è visto che domenica ha giocato 20 minuti e ha fatto tre cose da calciatore da Juve e non è al 100% della condizione”.
La Lazio vi ha chiesto Jacopo Fazzini.
Tra Olivieri Zanaga e Blini chi è il prossimo Baldanzi?
“Sono tutti e tre in nazionale, ce ne sono altri 4-5 che sono 2007-2008, ne abbiamo tanti in nazionale, sarebbe un’ingiustizia dire un solo nome. La differenza si crea quando sono in procinto di primavera e prima squadra, quando li battezza un allenatore gli da il 120% nella sua formazione, se lo battezza diversamente gli da il 90%. Ci sono tanti fattori che possono determinare. La Lazio non ha chiesto Fazzini quest’estate, ma so che è apprezzato, qualche volta qualche chiacchiera la faccio con loro, ci si scambia consigli, ricevo delle loro considerazioni, consigli e loro affetti, Fazzini è un altro prospetto da squadra importante” .