Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli FC (foto empolifc.com)


Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva.

Si parte dalla proposta di una giornata di campionato totalmente all’estero, idea annunciata dal numero uno della Lega, Lorenzo Casini.

“Penso sia una riflessione da fare nelle dovute sedi. Tirarla fuori in questo punto del campionato è assurda, di problematiche ce ne sono tante. E’ una decisione da condividere con i tifosi, da decidere a campionato fermo, anche nel presentare una campagna abbonamenti per la stagione successiva. Il calcio è dei tifosi, basta vedere la risposta anche in Inghilterra sul tema Superlega. E’ una bischerata tirare fuori questo tema in questi momenti, utile solo a fare confusione. Bisognerebbe dare sicurezze e messaggi di un certo tipo, tirarla fuori ora non è opportuno”.

Sulla vittoria con il Monza subito dopo il cambio di allenatore.

“Una boccata d’ossigeno, sembravamo avviati a una malattia irreversibile. Siamo malati, ma c’è speranza di guarigione. Ho avuto il dispiacere di mandare via Zanetti e forse ancora di più Andreazzoli. La squadra faceva prestazioni convincenti ma era sempre mancato un qualcosa. Se la squadra non risponde alle aspettative non è colpa degli allenatori, ma nostra. Certi presupposti li abbiamo creati noi: crediamo di poter trovare in Nicola quello che serve per tirare fuori certe cose dai nostri calciatori, ieri la prestazione è stata studiata, non è stata casuale e la squadra sapeva cosa fare. Ora ci interessa il lavoro settimanale, ricominciamo”.

Su Davide Nicola.

“A lui c’è da chiedere la salvezza: è una missione difficile ma ha esperienza e conoscenze per farlo, mi piace il suo modo di intendere la professione. La vittoria ci deve stimolare a trovare argomenti e energie”.

Su Zurkowski, autore di una tripletta con il Monza.

“E’ un ragazzo legato al nostro ambiente, alla città. Noi abbiamo un ambiente particolare, provinciale e familiare: lui vorrebbe giocare sempre qua. Sono cose che ti fanno dare qualcosa in più. Questa è un’annata decisiva per noi ma anche per lui, per il suo futuro. E’ un po’ il piatto che proponiamo ai nostri calciatori: per Zurkowski è un inizio importante, ora speriamo non esaurisca la sua vena. Il riscatto? Ragionamenti che non fanno parte delle priorità per il momento”.

Sull’operazione per portare Niang…

“Ci proviamo”.