Aurelio Andreazzoli in conferenza stampa (foto empolichannel.it)


Le parole di Aurelio Andreazzoli alla vigilia della gara con l’Atalanta

“Non dobbiamo pensare di averla portata così in alto questa asticella dopo la gara vinta a Firenze. Dobbiamo ancora migliorare, continuare a lavorare nei dettagli. Una base grossolana di quello che voglio, della squadra che dobbiamo essere, lo abbiamo raggiunto. Ma la asticella per me è ancora bassa”.

Il tecnico torna sulla gara vinta a Firenze…. “Siamo sbocciati dopo quella vittoria? Direi che già nei minuti iniziali ho visto qualcosa di buono. Ho visto dei miglioramenti importanti”.

E adesso l’Atalanta: “Squadra difficile da affrontare. Siamo in Serie A, ogni gara è un esame. Ogni gara è una prova complicatissima, di questo bisogna rendersi conto. Noi al nostro interno, ma tutto l’ambiente Empoli, tifosi e non solo. Stiamo giocando il campionato che sognavamo da piccoli, pensiamoci tutti. Ci vuole a ogni partita un grande impegno e la testa giusta”.

Ed è su questo aspetto che insiste il tecnico azzurro: “Sono ambizioso io e siamo ambiziosi tutti. In maniera seria e costante dobbiamo lavorare, ma – come dicevo ai ragazzi proprio ieri in riunione – la questione è la testa (dice Andreazzoli toccandosi il capo). E’ la testa, le nostre aspettative e le ambizioni”.

E’ stata la settimana anche della visita di Luciano Spalletti: “Ci siamo abbracciati, stretti. Devo molto a Luciano perché abbiamo avuto una bella parentesi insieme, molto lunga. E questo lo devo a lui, a quello che mi ha concesso. E’ merito suo. Ho apprezzato la sua persona. C’è la consapevolezza – confermata da lui – che Luciano stia facendo un lavoro che lo rende felice, e questo è anche per me motivo di felicità.
Lui è molto schivo, non vuol disturbare. Ma è stato un onore e un piacere riceverlo, anche per i ragazzi.
La porta qua a Empoli è sempre aperta. Più volte viene e più fa piacere. Come persona e ovviamente pensando a tutta la nazionale italiana spero che abbia tutte le soddisfazioni che merita. Ne ha avute già tante in carriera, tutte meritate”.