Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli (foto empolifc.com)


Il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha parlato a Radio Serie A dopo il successo contro la Fiorentina: “Mi sono congratulato con tutti i miei giocatori e con lo staff tecnico per la vittoria di ieri. E’ stato un bel momento, molto emozionante: è stata scritta una bella pagina della mia esperienza sportiva. Quest’anno siamo partiti male, molti ragazzi erano in ritardo di condizioni. Finalmente ieri sera ho visto qualcuno trasformato dal punto di vista atletico. Il derby era stato preparato tutti nei minimi dettagli. Stamani c’era grande euforia, me compreso. Ma ora dobbiamo azzerare tutto e ripartire. Della Fiorentina credo che il migliore in campo sia stato Parisi”.

BALDANZI. “Non ne ho parlato con Rocco Commisso, abbiamo scherzato su altre cose. Vogliamo proteggere il ragazzo da tutte queste voci. Tenendolo il piu’ ovattato possibile. Deve dare il meglio per accompagnarci al nostro obiettivo”.

GLI ADDII. “Ci curiamo il dispiacere di vedere certi ragazzi staccarsi da noi, col vederli giocare in club top. Ieri, forse saro’ di parte, il migliore nella Fiorentina mi è sembrato Parisi. Quando vanno via per motivi di crescita, senti che si stacca un pezzo della famiglia. E’ successo per Bajrami, per Haas e per tanti altri. Vedere Di Lorenzo che avevamo preso dal Matera, diventare campione d’Italia, e’ orgoglio puro”.

SALVEZZA. “Possiamo puntare alla salvezza. Dovevamo ritrovare convinzione e risultati. Cominciare con cinque sconfitte consecutive ha complicato il nostro percorso. In estate dicevamo di avere il 50% di possibilità di retrocedere. Ogni anno sembra sempre più difficile. Sicuramente l’inizio della stagione l’abbiamo costruito malino, 7-8 giocatori sono arrivati a ridosso della partenza del campionato, alcuni a Serie A iniziata e in ritardo di condizione, allenandosi poco e male.Ieri a Firenze, a distanza di due mesi, molti di loro si sono trasformati, specie dal punto di vista fisico. Ora penseremo al futuro prossimo, siamo fiduciosi e convinti di potercela giocare con cinque o sei squadre. Considerando che, come accaduto a noi in passato, alcune di queste stanno vivendo un momento di difficoltà”.

PERCORSO. “Siamo solo all’inizio di un percorso, mancano 29 partite. E’ tutto un cammino da costruire. Siam passati da un tipo di calcio più attendista a uno più propositivo, lavorando da un punto di vista fisico molto bene. Avevamo perso il bandolo della matassa, perciò è arrivata la scelta più ovvia anche se la meno corretta: cambiare allenatore. Ci aspettiamo che la crescita continui, anche nelle individualità e nella maturazione fisica e tecnica. Siamo esperti, ma con molti giovani che devono completarsi”.

VIOLA PARK. “La Fiorentina ha costruito in pochi anni un centro sportivo che non sembra assolutamente appartenere al calcio italiano. La nostra è un’altra realtà, abbiamo un centro sportivo costruito in 20 anni”.