Alla vigilia del suo quarto ritorno in campo con l’Empoli, Aurelio Andreazzoli presenta la sfida con l’Inter.
Il momento della squadra
“Io ho visto molta partecipazione, curiosità fra i ragazzi. Spero di averne suscitata anche io, con le proposte. Il tempo è poco, però siamo fiduciosi. Ne avreno molto di tempo”
Obiettivo della gara con i nerazzurri
“L’obiettivo è il confronto. L’Inter esprime un gioco che mi piace molto, hanno molta varietà. Non è che devo arrivare da Massa io per dire quanto è forte l’Inter. Abbiamo l’occasione per confrontarci con una realtà bella e probante. Non ci sono occasioni migliori per vedere a che livello siamo. Il percorso è fatto di passi, domani sarà il primo”.
Inter e poi Salernitana
“Fino a non molto fa pensavo di giocare fuori casa, c’è una partita che ci impegna molto fisicamente e mentalmente, quindi penso solo a quella. Abbiamo un bel gruppo di lavoro, anche doppio in certi ruoli. A volte sei disturbato quando hai l’infrasettimanale ma in questo caso sono contento perché posso verificare il gruppo”.
Modulo 4-3-1-2?
“Mi faccio molte domande, vediamo un po’ domani. Abbiamo lavorato sui concetti, sui principi, non è il sistema o la posizione in campo di un singolo a fare la differenza. Ci sono altre cose che sono estremamente più importanti”.
Shpendi e Cambiaghi
“Li ho visti bene e mi piacciono tutti e due. Sono giovani, si propongono. Non ho ancora concluso i colloqui individuali, da queste occasioni esce fuori la sincerità degli occhi, la condizione familiare. Tanti piccoli particolari da cui può scaturire qualcosa”.
Play in mezzo al campo?
“Marin, Grassi, ma c’è anche Ranocchia. Poi vediamo come ci conviene fare, dobbiamo stare attenti a tanti particolari come la fisicità. E poi ci possono essere altre novità, più avanti”
L’attenzione di tanti appassionati al Sussidiario
“Li ho trovati tutti invecchiati, scherzo. Siamo tutti coetanei. Ho notato affetto, simpatia, la stessa che nutro io nei loro confronti. Il rapporto con loro è sempre stato questo. Questa è la bellezza anche di questo lavoro”.
Pronostico scontato con l’Inter
“Intanto giochiamo, se la mettiamo sul piano della qualità i numeri possono essere realistici, ma se la mettiamo sotto l’aspetto dell’umanità entrano altri fattori su cui noi puntiamo fortemente. Da qui in avanti dobbiamo puntare su quello. Vogliamo il confronto con quelli più bravi. I ragazzi idem, per darsi un livello”.
Si torna al ‘si può fare’?
“Io lavoro per quello, per cosa lavoro io? Se sapessi di avere un calciatore che non ha dentro questo stato d’animo lo abbandono. Là dentro conta il mio pensiero, non di altri. Pur amando la libertà da dare ai calciatori tutti quanti devono allinearsi a quello che è il mio pensiero. Chi non si allinea è fuori”.