La presentazione di Aurelio Andreazzoli, con Fabrizio Corsi e Pietro Accardi (foto empolichannel.it)


Il presidente Fabrizio Corsi e il direttore sportivo Pietro Accardi presentano il nuovo allenatore Aurelio Andreazzoli. Una scena già vista a Empoli, è la quarta volta e in effetti l’atmosfera è più che familiare.
Ma prima sia il numero uno azzurro sia il diesse parlando dell’addio a Paolo Zanetti:
“Non è la prima volta che c’è un esonero, ma è stata sicuramente più dolorosa del normale – spiega Corsi -. Con Zanetti abbiamo vissuto momenti bellissimi e ci ha regalato grandi soddisfazioni. Spero che questo momento lo accresca per la sua carriera. Purtroppo questo avvio di stagione ha fatto emergere problemi evidenziati non solo sul piano dei risultati. Per noi la migliore soluzione era Aurelio. Sappiamo con esattezza cosa può darci, sia per il gioco sia su un piano dei miglioramenti dei singoli. Insomma, è una garanzia. Lui ha grande entusiasmo e spero che questa avventura ci porti al traguardo auspicato da tutti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Accardi: “C’è dispiacere e responsabilità. Ci sentiamo responsabili per questo momento, non è mai solo dell’allenatore la responsabilità, ma di tutti coloro che sono stati con lui.
Lo ringrazio pubblicamente e personalmente per quello che mi ha dato. Gli auguro le migliori fortune.
Sono molto felice di riabbracciare Aurelio con cui ho rapporti di stima e amicizia. Il fatto di ritrovarlo qui alla guida dell’Empoli è orgoglio e soddisfazione per me”.

Il ritorno dopo non averlo confermato ormai due stagioni fa, scegliendo Zanetti è così spiegato da Accardi: “Dopo Andreazzoli pensammo che serviva un’altra guida, che la squadra avesse bisogno di qualcosa di diverso”.

E visto i risultati della scorsa stagione con Zanetti bisogna dare atto al club che ci videro giusto.


Adesso però siamo di fronte a una scelta che fa tornare sui suoi passi la società: “Tra i vari nomi che in questo momento c’erano a disposizione – racconta Accardi – e conoscendo i valori della nostra squadra, abbiamo deciso col presidente che Andreazzoli sarebbe stato l’allenatore perfetto per questo momento e per questa squadra”.

Il presidente Corsi aggiunge: “Conosco Aurelio e so cosa può dare anche in termini di fiducia ed entusiasmo, e voglia a questa squadra, c’è bisogno di questo”.

In effetti a sentire le prime parole di Aurelio, è proprio così…
“Io ho risposto alla chiamata con assoluto entusiasmo, mi sembrava ieri il giorno in cui ho lasciato Empoli.
Sono sempre stato trattato bene qui. E le parole del direttore e del presidente lo dimostrano. Sono apprezzato da ambiente e società. Cosa posso volere di più. Inoltre non è che ci siano tante occasioni di allenare in Serie A, lo faccio in una piazza a cui sono molto legato, a cui voglio bene, mi sembra che mi vogliano bene e quindi eccomi”.


Sulla squadra e le scelte il tecnico dice: “E’ ancora presto per fare questa domanda. Conosco tutti esteriormente ma bisogna entrare nel gruppo, valutare le loro capacità di reazione. Dal divano non puoi capire. Siamo una pagina aperta che devo scrivere. So che ci sono potenzialità per potersi esprimere.
Sia a livello tecnico. Sia per la possibilità di variare gli interpreti”.


Quale potrebbe essere la cura di Andreazzoli…
“Intanto cerchiamo di trovare soddisfazione in quello che facciamo, entusiasmo, voglia. L’ambiente si è arenato. La classifica non è confortante, ma siamo alla quarta giornata e il percorso è molto lungo. E ogni percorso inizia con un passo. Sono molto fiducioso. Ho visto occhi interessati e interessanti. Voglio approfondire e conoscere tutti e farmi conoscere. Il gruppo è composto da tutti, senatori e ragazzini, che conosco più o meno bene. Credo che non ci saranno problemi. Hanno solo voglia di esprimersi, senza avere pesi. Quello che è successo va messo alle spalle. Tutti dobbiamo ridare entusiasmo a questa squadra avendo un atteggiamento positivo. Non ho mai visto crescita in un ambiente depresso”.

Ancora sulle potenzialità della squadra parla il mister: “E’ un gruppo malleabile, le prime indicazioni mi dicono che posso fare molto. Ma sono troppi i fattori che possono creare una squadra. Non basta avere gente forte”.

Sui prossimi impegni con Inter e Salernitana: “Ecco se c’è qualcosa che mi dà ansia è il dover preparare partita una gara in 3 o 4 giorni, o in 7 o 8 giorni come la Salernitana. Però devo dire che non siamo ‘scappati di casa’ eh. Questi ragazzi hanno avuto un signor allenatore, hanno lavorato tanto e si sono fatti apprezzare. La classifica fa paura, solo quella”.

Sull’Inter parla anche Corsi: “Pensiamo alle cose belle. E’ una grande partita. Un’occasione per tutti noi. Una bella sfida che devono affrontare con serenità”.

Andreazzoli sempre sulla sfida di domenica: “L’ho detto proprio ieri ai ragazzi, se Dio vuole abbiamo l’Inter. Partita migliore non ci poteva essere, con una squadra forte che poteva vincere la Champions. E’ il modo migliore per misurarci. Loro con i giocatori, io con Inzaghi. Il club con questa grande società”.