Tommaso Baldanzi in nazionale



Negli ultimi sei mesi, la giovane carriera di Tommaso Baldanzi è diventata ancora più azzurra. Prima l’esordio in Nazionale Under 21, in Serbia, poi la maglia numero 10 e un ruolo da protagonista nell’Under 20 che ha conquistato la finale del Mondiale.
La nuova stagione, per il fantasista dell’Empoli, inizia con un ruolo da protagonista nella nuova Under 21 di Carmine Nunziata che domani partirà alla volta di Riga: venerdì (alle ore 16 italiane, con diretta Rai) contro la Lettonia c’è l’esordio nelle qualificazioni all’Europeo del 2025.

“Ci teniamo a iniziare bene – le parole di Baldanzi dal ritiro di Tirrenia -. Sono felice di poter far parte di questo gruppo e di poter mettere a disposizione le mie caratteristiche per portare l’Italia all’Europeo”. Inevitabile tornare con la mente a quello che è stato il cammino in Argentina di un’Under 20 fermata solo in finale dall’Uruguay: “Un percorso fantastico. Nessuno si aspettava questo da noi: siamo arrivati in fondo e sono stato orgogliosissimo di com’è andata. Dispiace non essere tornati in Italia con un’altra medaglia, ma siamo felici di tutto quello che abbiamo fatto e dato”.

Se quella passata è stata la stagione dei primi gol in Serie A (quattro in 26 presenze, compreso quello che il 23 gennaio diede all’Empoli la vittoria sull’Inter a San Siro), quello appena iniziato per Baldanzi potrebbe essere il campionato della conferma. “A Empoli sono passati diversi giocatori che hanno poi avuto la fortuna di andare in grandi squadre – spiega il classe 2003 -. Io molto contento di essere rimasto, ma spero ovviamente di essere il prossimo a fare quel tipo di percorso. Servirà lavorare bene. Sono sempre stato abbastanza sereno: non penso al futuro e personalmente non ho ricevuto chiamate. Sono molto felice di essere rimasto a Empoli, sapendo che sarebbe arrivata l’annata della ‘consacrazione’. Questo è l’anno più difficile e ci tengo a fare bene e raggiungere l’obiettivo di squadra”.

Paragonato a diversi grandi campioni, Baldanzi cerca di “prendere qualcosa da tutti quelli che giocano nel mio ruolo” e ritrova Nunziata già avuto al Mondiale Under 20. “Può darci tanto, è un allenatore forte e i risultati parlano per lui. Può fare bene lui e possiamo fare bene tutti noi, togliendoci grandi soddisfazioni”.