Una vittoria importantissima ma che ancora non è decisiva per la salvezza. La squadra azzurra ha 35 punti dopo 33 giornate, frutto di 8 vittorie, 11 pareggi e 14 sconfitte. Ecco le cose che ci sono piaciute:

1- Per la prima volta quest’anno l’Empoli ha segnato 3 gol in una partita, tutte le vittorie erano arrivate di misura, tranne il 2-0 con la Cremonese del novembre scorso

2- La posizione di Cambiaghi: ha giocato largo a sinistra, creando problemi alla difesa del Bologna dribblando tutti come farebbe Leao. È lui a segnare, è lui a liberare spazio per il cross dell’autogol, è lui a prendersi la punizione del raddoppio. Sarà un peccato non averlo più l’anno prossimo, ma merita l’Europa.

3- Conseguentemente, l’assetto tattico dell’Empoli in attacco. Una gran bella mossa di Zanetti è quella di proporre una sorta di 4-2-3-1 con Akpa Akpro esterno destro, Cambiaghi sinistro e Baldanzi più in mezzo. Al netto della prestazione non stratosferica di Baldanzi, almeno palla al piede, è uno schema da riproporre.

4- C’è stata finalmente un po’ di fortuna: il primo gol, l’autorete di Lucumì, lo conferma. Da lì gli uomini di Zanetti sono stati bravissimi a mantenere un atteggiamento propositivo

5- Il ritorno di Vicario. Già in campo a Reggio Emilia, era parso ancora un pochino arrugginito. Qualche mugugno si è sentito in occasione del gol annullato a Orsolini. Poi il gran riscatto, la parata ‘alla Vicario‘ nel secondo tempo su Orsolini.

6- Come ha detto Zanetti il Bologna è una squadra forte. E ieri ha giocato anche bene, con un grande Orsolini. L’Empoli ha saputo sopperire alla differenza tecnica esistente

7- Le parole del presidente Corsi. “Il premio al sacrificio di questi ragazzi è la vittoria. Abbiamo vissuto con armonia e un pochino di preoccupazione i giorni scorsi. Abbiamo vinto, era importante e abbiamo cercato di sfruttare i punti deboli del Bologna. Siamo stati bravi a capitalizzare”. Sta tutto qui.

8- Akpa Akpro: partita incredibile del centrocampista che ha segnato un gol (il primo in A) e ne ha tentato un altro in rovesciata. In mezzo tanti recuperi, ripartenze, dribbling. Migliore in campo per distacco

9- La compattezza della squadra: Zanetti in conferenza stampa ha detto: “In ritiro abbiamo scavato dentro noi stessi, ma non ci siamo ricompattati, perché non ci eravamo mai persi”. Viene da pensare che quello scavarsi dentro sia stata un’opera di autoconvincimento: siamo un squadra forte, giochiamo bene e meritiamo di stare in serie A. Ed è vero

10- A margine, il comportamento dei tifosi dell’Empoli. Seppur in un momento critico, non hanno fatto mancare l’apporto alla squadra. Si sono distinti anche per gli applausi di incoraggiamento a Soumaoro nell’infortunio e per lo striscione di vicinanza alle popolazioni alluvionate.

René Pierotti e Gianmarco Lotti