La squadra di Simone Inzaghi è in semifinale di Champions League, un risultato storico che mancava da 13 anni.

Se la squadra del campionato avesse lo stesso rendimento di quella della Champions avrebbe probabilmente gli stessi punti del Napoli, o giù di lì.

Ma l’Inter è una squadra discontinua, con dei cali di tensione preoccupanti. Cosa ha fatto mercoledì? Dopo 80 minuti perfetti, sul 3-1 con il Benfica, ha mollato sapendo di essere passata e via subito due gol dei portoghesi.

In campionato, parimenti, su 30 gare ne ha vinte 16 ma ne ha perse ben 11, pareggiando solo tre volte. Della serie o tutto o niente.

Così, la squadra che arriva domenica al Castellani alle 12,30, è una squadra che deve battagliare per andare in Champions. Al momento è fuori di 5 punti e, considerando l’annullamento della penalizzazione alla Juve, è scesa in sesta posizione.

Insomma l’Inter non può rilassarsi e godersi la semifinale raggiunta. Ma un problema di Inzaghi quest’anno, specialmente in campionato, è stato quello di motivare i nerazzurri contro le squadre medie e piccole.

Questo può essere un vantaggio per l’Empoli di Zanetti. Un approccio sbagliato dei milanesi, unito a una partenza determinata degli azzurri potrebbe incanalare la partita in modo favorevole per l’Empoli.

Anche la velocità dell’attacco empolese potrebbe essere una chiave e in quest’ottica i tre davanti potrebbero essere Baldanzi, Caputo e Cambiaghi con quest’ultimo più rapido e sgusciante di Piccoli.

Vedremo.

R.P.