
Questo pezzo è una sorta di discussione scritta tra due giornalisti di Empoli Channel cioè René Pierotti e Gianmarco Lotti. Ma prima che una discussione scritta è una discussione che, in qualche modo, abbiamo fatto a voce.
Durante la partita Empoli-Lecce a un certo punto ho detto a Gianmarco Lotti: “Mi sembra che Fazzini spesso abbia talmente personalità e sicurezza in sé che prova delle giocate che sono oltre le sue capacità”. Probabilmente è successo nel primo tempo ma il discorso poteva essere valido anche per quella palla che Fazzini ha giocato nel secondo tempo, quel retropassaggio che per poco non è costato il pareggio del Lecce, un’azione salvata poi da Parisi.
Gianmarco si è detto d’accordo su quella riflessione e ha aggiunto: “Fazzini incarna quel che gli consigliò Andreazzoli al momento dell’esordio in Coppa Italia a San Siro con l’Inter, ovvero ‘Gioca come se tu fossi in Primavera’. Pur inserito gradualmente, Fazzini ha da subito dimostrato di essere pronto per la Serie A. Certo, ci sono delle cose da limare, ma a quelle penserà solo il tempo”.
Jacopo Fazzini, classe 2003, di Viareggio, è cresciuto nelle giovanili dell’Empoli. Ultimamente si sta facendo vedere sempre di più.
Capelli abbastanza lunghi, biondi e lisci, molto elegante in campo sia nella corsa che con la palla al piede. Gioca con la testa alta.
Il primo tifoso di Fazzini è il suo allenatore Paolo Zanetti. Un esempio: con l’Udinese il centrocampista era entrato con personalità ma sbagliando qualche pallone, in conferenza stampa nel dopo partita l’allenatore ha detto che Fazzini era entrato “in modo straordinario”.
Insomma Fazzini, che ha da poco rinnovato fino al 2027, è un centrocampista che pian piano si sta ritagliando un posto importante nel centrocampo, anche grazie all’enorme fiducia che Zanetti gli sta mostrando. Anche dopo la partita con il Milan il mister ha paragonato Fazzini a Baldanzi spiegando che entrambi non hanno paura di sbagliare.
Ma è una fiducia che, secondo me, deriva molto dai meriti come allenatore di Zanetti. Che ne pensi Gianmarco?
“Zanetti ha già fatto vedere che non guarda la carta di identità di un giocatore. Spesso ha alternato Fazzini con Akpa Akpro, anche se hanno caratteristiche molto diverse. Però è innegabile che adesso Fazzini sia il primo ricambio come mezzala, complice pure un Haas non integro fisicamente. Specie da inizio 2023 è entrato ancor di più tra i titolari e questo può far solo bene alla sua crescita e all’Empoli”.
E in ottica 2023-24. Gianmarco, tu che segui l’Empoli da anni, come vedi l’anno prossimo Fazzini?
“L’Empoli punta sempre a valorizzare i suoi gioielli, ormai questo è risaputo. Difficilmente se ne andrà in estate, a meno di offerte clamorose. Il suo percorso deve continuare a Empoli perché i margini di crescita sono altissimi, può davvero diventare un giocatore importante per la Nazionale, come ha detto Mancini. Deve solo migliorare in alcuni frangenti, come nella fase offensiva, dato che in Primavera segnava pure tanto. La stoffa però c’è”.
René Pierotti