
L’altro giorno ero in taxi a Bergamo. Dovevo spostarmi per lavoro in un posto distante una mezz’oretta e parlando con il tassista ho detto: “Certo che avete vissuto dei grandi anni con l’Atalanta, eh?”
“Ma non abbiamo vinto niente” è stata la risposta, un po’ fredda, del tassista. Onestamente non me l’aspettavo.
Tra il 2016 e oggi a Bergamo hanno visto la vera Champions League per tre anni, hanno sfiorato una semifinale, hanno lottato per lo scudetto, hanno visto grandissimi giocatori, un gioco bellissimo e visionario, vittorie, gol, magia, attenzione mediatica.
Evidentemente il pragmatismo bergamasco, terra ricca di industrie e capannoni, è tale che sarebbe stato meglio 2-3 anni in meno di spettacolo ma una Coppa Italia in bacheca, a testimoniare che qualcosa di concreto era stato raggiunto.
Ma tant’è.
L’Atalanta di Gasperini è stata una bellissima storia di calcio. Lo è ancora? Forse. La squadra è comunque sesta in campionato, a meno sei dal quarto posto e virtualmente in Conference League.
La squadra di Gasp viene da quattro punti nelle ultime 5 partite e aspetta l’Empoli, venerdì sera, con un solo obiettivo: vincere.
Questa la probabile formazione della squadra di Gasperini:
(3-4-1-2): Musso; Demiral, Palomino, Toloi; Maehle, De Roon, Scalvini, Zappacosta; Ederson; Lookman, Hojlund. A disposizione: Sportiello, Rossi, Okoli, Soppy, Ruggeri, Pasalic, Zapata, Boga, Muriel
Indisponibili: Hateboer (stagione finita), Koopeminers e Djimsiti (entrambi fuori per almeno due settimane). Diffidato: Toloi
René Pierotti