Quella di sabato al Brianteo (alle 15) è una sfida che vede opposte due squadre che fondano la loro rosa sui giocatori italiani. Il Monza è la squadra che ne ha utilizzati di più, l’Empoli è al quarto posto, dopo Lazio e Cremonese.

La squadra di Berlusconi ha impiegato 31 giocatori, di questi 22 sono italiani e 9 stranieri: una percentuale azzurra del 70,2%. Il Monza è l’unica di A ad avere questo dato sopra il 50%. Del resto Berlusconi lo diceva anche negli ultimi anni al Milan che voleva una squadra sempre più italiana.

L’Empoli invece ha impiegato 15 stranieri e 13 italiani, con una percentuale quindi del 46,5%.

Ma l’Empoli è primo nella classifica di gol/assist realizzati da giocatori italiani: su 22 reti gli italiani dell’Empoli hanno contribuito per il 68,2% (15 gol) mentre quelli del Monza per il 66,7 (18 su 27).

Sono otto gli azzurri-italiani che hanno segnato fino ad ora, cronologicamente: Parisi, Baldanzi, Bandinelli, Destro, Cambiaghi, Caputo, Luperto e Vignato.

Sono otto anche quelli del Monza: Colpani, Sensi, Pessina, Caprari, Ranocchia, Petagna, Ciurria e Donati. Nove se consideriamo Carlos Augusto, che ha origine italiane e sta completando la documentazione per avere la cittadinanza. Con i suoi 4 gol la percentuale del Monza salirebbe all’81,5%.

Insomma la squadra toscana e quella lombarda sono esempi virtuosi di come fare calcio con giocatori italiani.

Notate bene: gli stranieri sono più che ben accetti, quando alzano il valore medio della squadra. Ma spesso molte squadre si riempiono di stranieri non per accrescere il tasso di qualità ma solamente perché la manodopera (o il piededopera, che non esiste), costa di meno.

Attualmente Monza ed Empoli sono distanti un punto in classifica: 29 contro 28.