(foto Empoli Fc)


Nonostante il gol decisivo a San Siro, nonostante sia sinistro ma sappia calciare bene anche di destro, nonostante sia il capocannoniere di quest’Empoli di Zanetti.

Nonostante sembri un ragazzo con la testa sulle spalle, pacato, consapevole dell’importanza della squadra, nonostante sia un talento…

Dobbiamo andarci molto piano con i paragoni. Baldanzi non ha ancora 20 anni (li compirà il 23 marzo) e di giovani che hanno esordito alla grande (esordito in senso lato: buone prestazioni al primo anno) e che poi si sono persi (o non hanno confermato tutto il loro valore) ce ne sono tantissimi, come Robert Acquafresca, Mattia Destro, Stephan El Shaarawy, Patrick Cutrone, Pietro Pellegri.

Ma a Empoli si sa come non bruciare i giovani, anzi. Solo nell’ultimo anno almeno due sono passati a squadre importanti: a gennaio 2022 Samuele Ricci è passato al Torino, in estate Kristjan Asllani all’Inter.

Nel dopo partita di Inter Empoli tutti volevano parlare con Baldanzi, è normale. Gol da giovanissimo, pochi minuti dopo essere entrato. Se è nata una stella potremo dirlo tra qualche anno.

A Sky, nella trasmissione Calciomercato l’Originale Baldanzi è stato intervistato: gli hanno chiesto se è vero che Dybala era il suo idolo da piccolo e quale squadra tifasse da bambino.

Il classe 2003, nato a Poggibonsi (Siena) e cresciuto a Castelfiorentino (Firenze) ha detto che Dybala è un calciatore da cui ha preso e prende ispirazione ma che no, non è il suo idolo. Anzi ha detto di non averne. Riguardo alla squadra tifata da bambino ha detto che era il Milan.

A vederlo giocare ricorda in qualche modo Dries Mertens, sia per il baricentro basso che proprio per la conformazione fisica (il belga è alto 169 centimetri, l’italiano 170) e il colore dei capelli. Anche tecnicamente si somigliano: bravi con tutti e due i piedi, dinamismo come una delle doti principali e una gran capacità di sentire la porta.

Però, di nuovo, piano, il paragone è solo una suggestione e finisce qui: perché uno ha segnato oltre 270 gol in carriera, è il miglior marcatore della storia del Napoli e uno dei migliori talenti del Belgio della storia. L’altro è poco più che un ragazzino che sta facendo buone-buonissime cose nel suo primo anno vero di Serie A.

Al momento il suo profilo Instagram conta 14mila follower, è probabile che dopo questo gol all’Inter ci sia una rapida crescita, soprattutto adesso che il mercato è ancora aperto e sognare un nuovo colpo giovane e talentuoso non costa nulla.

Ieri sera, sempre a Sky, gli è stato chiesto quanti messaggi aveva ricevuto a fine partita: “Non ho ancora guardato, ho letto solo quelli della mia famiglia”, ha detto.

René Pierotti